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Ieri l’abbraccio di Biella a Walter Mazzarri
L’allenatore dell’Inter Walter Mazzarri ieri ha fatto tappa a Biella per la presentazione di “Il meglio deve ancora venire”, libro autobiografico scritto insieme al giornalista biellese di Sky Alessandro Alciato
Tanta gente ieri pomeriggio nella sala consiliare di Palazzo Oropa in occasione della presentazione del libro “Walter Mazzarri-Il meglio deve ancora venire”, edito da Rizzoli e scritto dallo stesso allenatore dell’Inter in collaborazione con il giornalista biellese di SkySport Alessandro Alciato.
Ad attendere il tecnico livornese, oltre al sindaco e a numerosi assessori della giunta, c’erano tanti tifosi, accorsi per conoscere il Mazzarri-uomo, quello che difficilmente puoi vedere in tv.
E Mazzarri non si è sottratto, ha risposto con sincerità a tutte le domande poste dai due moderatori durante l’incontro – l’inviato di Sky Nosotti e il giornalista biellese Pinna -, tranne ad una, quella sul suo rapporto con gli arbitri. “Un altro argomento?” ha glissato sorridendo.
Non si è invece tirato indietro di fronte a un’altro tema che a distanza di anni gli fa inumidire gli occhi: “Quando è mancato per un incidente Niccolò Galli (figlio dell’ex portiere Giovanni e suo giocatore nelle giovanili del Bologna, ndr) ho anche pensato di smettere – una delle frasi più toccanti di Mazzarri -. Poi mi sono chiesto se ne valesse veramente la pena e dopo tre-quattro notti insonni decisi di andare avanti. Quando quei ragazzi, che non riuscivano più ad allenarsi e a smettere di piangere, mi dissero che gli mancava troppo, risposi che Niccolò avrebbe voluto vederci continuare”.
Per fortuna, però, nel libro si parla anche di tanti altri aspetti meno drammatici, ovviamente affrontati anche durante l’incontro di ieri: dal rapporto col figlio Gabriele a quello con Marek “Marechiaro” Halsik, dagli incontri con Mourinho e Guardiola all’approccio con giocatori e giornalisti. Senza dimenticare l’incredibile esperienza con la Reggina (salvata nonostante 15 punti di penalizzazione) e i principi irrinunciabili del Mazzarri-pensiero: rispetto e professionalità.
Insomma sono emersi aspetti del carattere e della personalità dell’allenatore nerazzurro che spesso non si notano. Anche se una cosa è certa, quando perde è davvero intrattabile come si vede in televisione.
“E’ meglio evitarlo dopo le sconfitte – le divertenti, ma anche no, parole di Alciato verso la fine della presentazione – però in generale è una persona con la quale è piacevole dialogare”.
“Non so perdere – è stata la successiva ammissione di colpa di Mazzarri -, non ci si abitua proprio mai alle sconfitte…”.
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