Seguici su

Senza categoria

Vince la sinistra ed è storia

Pubblicato

il

Ridurre al ciclone Renzi il merito della vittoria del PD e di Cavicchioli a Biella è sommario e superficiale. Qui è successo qualcosa di speciale che, nell’enfasi della vittoria, qualcuno ha definito epocale. Ma se non lo è, poco ci manca. Intanto Cavicchioli è il primo Sindaco di sinistra di Biella.

Ridurre al ciclone Renzi il merito della vittoria del PD e di Cavicchioli a Biella è sommario e superficiale.

Qui è successo qualcosa di speciale che, nell’enfasi della vittoria, qualcuno ha definito epocale. Ma se non lo è, poco ci manca.

Intanto Cavicchioli è il primo Sindaco di sinistra di Biella. Dal 1951, da quando cioè Mario Coda Spirito, comunista pre fascismo succeduto nel 1949 al socialista Virgilio Luisetti (lo era già stato fra il 1920 e il 1922) primo Sindaco della Biella repubblicana dal 1945, venne sconfitto dal democristiano Bruno Blotto Baldo che inaugurò la lunga sequenza dei Sindaci democristiani e/o cattolici: Novellino Casalvolone, Franco Borri Brunetto, Luigi Squillario, Luigi Petrini, Gianluca Susta e, dopo la parentesi dell’ex repubblicano Vittorio Barazzotto (frutto di un “infortunio” del mondo moderato e cattolico biellese) Dino Gentile.

La vittoria del PD e del suo candidato, ottenuta in orgogliosa solitudine senza apparentamenti e mediazioni tattiche secondo le logiche dell’italietta consociativa, scelta criticata anche da chi scrive, ha dato ragione alla dirigenza locale del partito capitanata dal giovanissimo Paolo Furia, nipote e figlio d’arte di una delle più illustri famiglie biellesi comuniste e post.  E ha premiato la scelta di un volto e nome nuovo.

Praticamente ignoto fino a tre mesi fa, che, pur organico al PD, si è accreditato come sobrio e concreto competitore e rassicurante comunicatore pur nella fermezza delle proprie posizioni.  Ha anche sepolto l’antico hashtag sustiano secondo cui #abiellasivincealcentro che aveva fatto congetturare, anche a seguito di numerose conferme, che il blocco di potere cattolico-moderato fosse imbattibile e sulla sinistra biellese gravasse il macigno del fattore K (dal russo komunizm, geniale invenzione giornalistica di Alberto Ronchey nel 1979).

Qui l’avversario da battere era tosto. Dino Gentile, Sindaco uscente, era a capo di un cartello di centrodestra che, nella sua frammentazione, rifletteva lo stato comatoso dei partiti dell’area moderata. Ciò nonostante ha tenuto bordone e con il 41 per cento al ballottaggio ha fatto meglio dei candidati corrispondenti nelle altre due città piemontesi capoluogo.  A Vercelli il candidato del centrodestra si è fermato al 32,5 per cento, a Verbania ha toccato a malapena il 22 per cento.  Non credo che i trafelati soccorsi dell’ultima ora al vincitore abbiano portato vantaggi a Cavicchioli: per la spudorata resiscipenza tardiva e per la notoria “qualità” politica  di alcuni fra gli autori di endorsement.  I 1.700 voti in più rispetto al primo turno sono voti d’opinione, anche se adesso chi si illude di pilotare consensi rivendicherà parte del bottino per passare a riscuotere. Così come credo che i 1.300 voti persi da Gentile siano il frutto di diversi fattori, fra cui l’apparentamento con Ramella Gal e la sua lista che, anzichè compattare al centro il mondo cattolico moderato, l’ha fatto a pezzi a seguito della dissociazione di Gianluca Susta e di alcuni pezzi pregiati della lista stessa.

Infine l’affluenza alle urne, il 47,5 degli aventi diritto, più bassa della media nazionale, record negativo nella storia delle elezioni amministrative biellesi.  I 10.462 voti ricevuti da Cavicchioli ne fanno con il 36,1 per cento il Sindaco di un biellese su tre dei 37.871 che avevano diritto al voto.  Ma anche in questo fa meglio dei due che l’hanno preceduto: i 12.225 presi nel 2004 da Barazzotto al ballottaggio rappresentavano il 32,8 per cento dei 40.227 biellesi aventi diritto al voto, mentre i 13.971 voti di Gentile nel 2009 al primo turno ne fecero, con il 27,5 per cento dei 38.534 aventi diritto al voto, il Sindaco di poco più di un biellese su quattro.

giulianoramella@tiscali.it

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook