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Treni e autobus costeranno di più
Wilmer Ronzani (Pd): “Un colpo decisivo al trasporto pubblico. Speriamo che almeno reintroducano la fermata di Vigliano Biellese, almeno per alcuni treni. Altrimenti al danno si aggiungerebbe la beffa”
"Se qualcosa può andar male, lo farà". La legge di Murphy si presta bene a riassumere lo stato d'animo delle persone che quotidianamente viaggiano in treno o in autobus.
Dopo i tagli ai finanziamenti e la conseguente rivoluzione del trasporto pubblico su gomma, arriva l'ennesima "buona" notizia: aumenta il prezzo dei biglietti.
La giunta regionale, infatti, ha approvato ieri un innalzamento delle tariffe a partire dal mese di dicembre. Insomma, peggiora il servizio e costa pure di più.
Per quanto riguarda le corse semplici, gli utenti piemontesi spenderanno mediamente il 19 per cento in più. Maggiormente contenuto il rincaro sugli abbonamenti, che si aggira attorno al 9 per cento.
"Prima l’aumento dell’addizionale Irpef di competenza regionale, retroattivo – commenta il consigliere regionale del Pd, Wilmer Ronzani -, adesso quello del costo dei biglietti per treni e autobus che graverà sulle tasche dei cittadini piemontesi per una somma prevista pari a 20 milioni di euro: 10 milioni di maggior gettito per le ferrovie e 10 milioni per le aziende pubbliche di trasporto. Indecente! Per una Giunta regionale che non perde occasione per dichiarare la propria contrarietà all’aumento delle tasse e delle tariffe e, poi, fa esattamente il contrario".
Senza contare gli effetti sull'utilizzo dei mezzi pubblici.
"Una decisione – continua Ronzani – che va nella direzione opposta rispetto all’esigenza di favorire il trasporto pubblico. Così facendo gli si dà un colpo decisivo e si scaricano nuovi costi sulle famiglie e non credo che l’impegno a rivedere, nel 2014, con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo, gli aumenti, modulandoli in ragione delle condizioni di reddito, possa mitigare il nostro giudizio negativo. L’unica cosa certa è che i cittadini verranno sottoposti ad un nuovo salasso e che viaggiare su treni e autobus costerà di più".
La speranza è che le maggiori entrate (sempre che l'utenza non diminuisca) portino almeno ad un miglioramento del servizio.
"In questo quadro – aggiunge Ronzani – sarebbe inaccettabile se, nella definizione dei nuovi orari ferroviari invernali, non venisse presa in considerazione la proposta di ripristinare, almeno per alcuni treni, la fermata di Vigliano Biellese. Al danno si aggiungerebbe la beffa! Anche per questo è auspicabile che, nella riunione dell’8 novembre, sia l’Amministrazione provinciale che l’Associazione pendolari biellesi ne sostengano l’utilità".
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