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Lasciate in pace la Madonna nera

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A dispetto di quanto si creda, in questi giorni è tutto un fiorire di discussioni intorno alla Madonna Nera di Oropa. Si parte da una certa retorica “buonista” sull’accoglienza ai profughi nella nostra Città, fino a questioni più “di principio”, come quella che coinvolge il nome del futuro ospedale cittadino.

A dispetto di quanto si creda, in questi giorni è tutto un fiorire di discussioni intorno alla Madonna Nera di Oropa. Si parte da una certa retorica “buonista” sull’accoglienza ai profughi nella nostra Città, fino a questioni più “di principio”, come quella che coinvolge il nome del futuro ospedale cittadino. Sono settimane che la politica e il giornalismo locale dedicano attenzione e fiumi di parole e commenti alla Vergine Maria. Addirittura, il partito che nel biellese aveva sempre dominato nelle urne, Forza Italia, si è rinchiuso fra le austere mura del Santuario Mariano per cercare quel miracolo che, a leggere delle scarne e insipide cronache sull’evento, non è – purtroppo per loro – arrivato. A nulla sono servite neppure le presenze di politici che, in passato, avrebbero scatenato ridde di fotografi e giornalisti. Il “partito liquido” si è, definitivamente, liquefatto.

Lo vedremo nel “banzai” che pronunceranno gli ultimi sindaci rimasti fedeli al verbo di Arcore, che si suicideranno nel triste spettacolo da Prima Repubblica rappresentato dall’elezione per i futuri organi della nostra Provincia.

Per i credenti – quelli di provata fede antiberlusconiana però – potrebbe essere già questo un bel miracolo: la scomparsa di una classe politica che, negli ultimi cinque anni, ha dato la peggior dimostrazione di inettitudine che il nostro Territorio ricordi.

Roberto Pietrobon

www.alasinistra.org

La versione integrale sarà pubblicata domani sulla Nuova Provincia di Biella.

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