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In pensione Eugenio Boux, primario di Ortopedia e Traumatologia
Dopo tredici anni di servizio all’Ospedale degli Infermi, dal 1° novembre 2014 il primario Eugenio Boux, Direttore della Struttura Complessa Ortopedia e Traumatologia dell’ASL BI, è in pensione.
Dopo tredici anni di servizio all’Ospedale degli Infermi, dal 1° novembre 2014 il primario Eugenio Boux, Direttore della Struttura Complessa Ortopedia e Traumatologia dell’ASL BI, è in pensione.
Il medico, che vive ad Ivrea, è arrivato all’ASL BI nel febbraio del 2001, dopo aver lavorato a Chivasso sin dal 1997. Del periodo trascorso presso l’Azienda Sanitaria Locale di Biella, Boux ha vissuto i cambiamenti che hanno investito la Sanità e che hanno necessariamente richiesto un adeguamento in termini di offerta all’utenza.
L’ortopedico eporediese spiega: «Insieme al mio staff abbiamo, in questi anni, stretto alleanze e sinergie con numerosi professionisti di altri ospedali del Piemonte. In alcuni casi, i professionisti di realtà ospedaliere fuori provincia sono venuti a Biella per operare con noi; in altri casi, io e i miei collaboratori abbiamo operato al di fuori dei confini biellesi, creando così una rete virtuosa. Tutto ciò nell’ottica di scambiarsi ed accrescere reciprocamente esperienze e competenze, con l’obiettivo ultimo di offrire ai nostri pazienti servizi di qualità sempre più elevata».
Anche all’interno dell’Ospedale degli Infermi, il Dott. Boux ha volutamente coltivato rapporti con i professionisti del nosocomio biellese, sempre nell’ottica di garantire una buona offerta qualitativa ai pazienti che si rivolgono alla struttura locale: «E’ stato importante creare sinergie con il personale del Pronto Soccorso, con i terapisti del dolore, con gli anestesisti, con geriatri e fisiatri, proprio per riuscire a garantire la miglior cura agli utenti che si rivolgono al nostro ospedale».
Nel reparto, il primario di Ortopedia e Traumatologia ha creato un ambiente “familiare” ed amichevole per mettere a proprio agio tutti gli operatori (medici, infermieri, operatori socio-sanitari, amministrativi), pur nel rispetto dei ruoli: «Ciascuno nel mio reparto doveva essere in grado di gestire ogni situazione, anche se ho sempre cercato di rispettare i percorsi di ognuno, cercando di valorizzarne le competenze specifiche. Ho sempre pensato che per lavorare bene fosse necessario mettere a proprio agio gli operatori e che questo discorso valga anche nel rapporto tra professionisti della Sanità ed utenti. Le persone che si rivolgono a noi devono trovare un ambiente “leggero”, dove sentirsi a proprio agio, a maggior ragione perché hanno un problema di salute».
In questi anni, la Struttura Ortopedia e Traumatologia ha attuato alcuni cambiamenti anche nelle modalità di erogazione dei servizi offerti, con ambulatori differenti a seconda delle patologie dei pazienti e con personale medico dedicato in base alle specifiche competenze.
«Questo lavoro di squadra ci ha permesso di crescere negli anni, sia in termini di qualità sia in termini di “affezione” da parte dell’utenza, che sempre più frequentemente sceglie di rivolgersi al servizio biellese -continua Boux-. La struttura che ho diretto, anche grazie al Dottor Angelo Penna, Direttore della Direzione Medica Ospedale, ha potuto così diventare centro di riferimento per il trattamento delle metastasi ossee e ha potuto attivare una collaborazione con l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara per gli interventi di Neurochirurgia sulla colonna vertebrale».
I dati dell’ASL BI indicano che negli ultimi anni il numero dei pazienti ricoverati presso la Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’ASL BI è rimasto stabile e che nel 2014 è stato registrato un trend in aumento rispetto al 2013, nonostante a partire dal 2013 alcuni interventi minori (tunnel carpale) vengano considerati ambulatoriali, anziché effettuati in regime di ricovero.
Gli indicatori di qualità sono positivi ed in particolar modo si segnala che gli interventi chirurgici, effettuati entro due giorni, di pazienti con frattura di femore, sono saliti dal 42,5% nel 2012 all’88,7% nel primo semestre del 2014, grazie ad un programma di incremento di ore di attività in sala operatoria. Questo risultato è stato evidenziato anche dal programma Nazionale Esiti, progetto ministeriale che raccoglie ed elabora i dati relativi agli ospedali d’Italia, fornendo un quadro annuale circa l’andamento della Sanità.
«Credo che, insieme al mio staff, sia stato fatto un buon lavoro in questi anni e che ci sia margine per potenziare ulteriormente i risultati finora raggiunti, in particolare nell’applicazione della biologia cartilaginea, alla quale si dedica particolarmente il Dottor Alberto Siclari, che ora mi sostituisce alla guida della Struttura Complessa Ortopedia e Traumatologia. Rispetto a questa procedura ricostruttiva vantiamo, come reparto, un’esperienza consolidata nel panorama nazionale. Sono certo che lo staff dell’ASL BI sarà pienamente in grado di proseguire su questa strada».
Anche se in pensione da pochi giorni, Eugenio Boux non lascerà la Sanità biellese; infatti, presterà quasi nell’immediato attività di consulenza a titolo gratuito nell’ambito dell’attività clinica e chirurgica, sia per gli interventi sulla colonna vertebrale, sia per il trattamento delle metastasi ossee.
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