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Politica

Claudio Corradino, un uomo solo al comando

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Gli uomini soli al comando vanno bene solo nello sport. In politica, no. E così invece ci appare il “primo cittadino” di Biella, Claudio Corradino. Al comando, ma solo. L’ultima polemica legata alla riduzione dell’orario di apertura delle sale con “slot machine” l’ha confermato ampiamente. Agli attacchi di 5 Stelle e Partito democratico, sui social, ma non solo, non ha infatti replicato nessuno degli uomini e delle donne del centro-destra biellese. Un fatto peraltro non nuovo e che appunto non va bene.
Era successo per il “caso Segre” e per le notizie legate alle indagini giudiziarie sul numero uno di Palazzo Oropa. Se tre indizi non fanno una prova, poco ci manca, quanto meno in politica.
Nei giorni scorsi a difendere Corradino e la sua decisione sul gioco d’azzardo, infatti, dopo la famosa “diretta Facebook”, abbiamo visto solo l’ex deputato leghista Roberto Simonetti, marito peraltro dell’assessore comunale di Biella Barbara Greggio. Stop. Fine. Niente altro. Eppure la Lega di Salvini vanta nelle sue fila figure di peso in diverse istituzioni: il deputato Cristina Patelli, l’assessore regionale Chiara Caucino e il consigliere in Piemonte Michele Mosca. Inoltre: nessuna notizia dagli alleati. Un caso?

Non una conferenza stampa o un comunicato ufficiale si sono visti da parte di Forza Italia e di Fratelli d’Italia… Partiti che oltre ad avere uomini e donne nella squadra che guida Palazzo Oropa (Gaggino, Zappalà e Olivero) vantano senatori e deputati che di comunicazione politica se ne intendono e non poco: Delmastro, Pella e Pichetto.
Chi scrive potrebbe anche esseri perso qualche twitter o post su Facebook, ovviamente. Ma difficilmente rischiamo smentite sull’assordante silenzio che si sta creando intorno all’operato dell’ex sindaco di Cossato, da meno di un anno alla guida del capoluogo provinciale. Il che è un problema. Un grosso problema. E non solo o non tanto per il centro-destra ma per l’intera città. In politica, infatti, i silenzi si pesano e si contano.

E se Claudio Corradino fosse davvero solo come ci appare, sarebbe un guaio. Biella ed il territorio vivono infatti una duratura fase di declino economico e sociale, con un desiderio di riscatto che, alla luce dei risultati, la politica non riesce a realizzare neanche lontanamente. Né ieri né oggi. Né con la sinistra né con la destra al governo, passando ovviamente per i 5 Stelle. In conclusione: se è già dura così, per Biella, figuriamoci con un capoluogo provinciale dove chi comanda è appunto solo al comando.
Paolo La Bua

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