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C’è crisi, la campagna elettorale si fa sul web

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Una campagna elettorale un po’ sotto tono rispetto agli anni passati. Colpa della crisi e delle disponibilità economiche ridotte, ma anche dei nuovi mezzi di comunicazione che hanno fortemente modificato le abitudini delle persone. Non più buche delle lettere intasate di pubblicità, ma messaggi che viaggiano sul web, meno invasivi e spesso a costo zero. Conferma questa situazione Paolo Furia, segretario provinciale del Pd.

Una campagna elettorale un po’ sotto tono rispetto agli anni passati. Colpa della crisi e delle disponibilità economiche ridotte, ma anche dei nuovi mezzi di comunicazione che hanno fortemente modificato le abitudini delle persone.

Non più buche delle lettere intasate di pubblicità, ma messaggi che viaggiano sul web, meno invasivi e spesso a costo zero. Conferma questa situazione Paolo Furia, segretario provinciale del Pd.

“Quest’anno abbiamo fatto una scelta di sobrietà. Il tempo delle vacche grasse è finito e c’è la necessità di risparmiare, anche in politica”.

Nessuna spedizione postale, per via dei costi proibitivi quindi, ma tanti volontari al lavoro.

“Rispetto ad altri partiti abbiamo puntato su questa straordinaria forza a nostra disposizione e non abbiamo pagato nessuno per distribuire volantini e materiale pubblicitario. Poi abbiamo sfruttato molto i social network. Cinque anni fa non c’erano e quindi ci eravamo mossi in altro modo. Oggi, gran parte del lavoro è stato effettuato in questo campo. Sono strumenti che funzionano molto bene sulle idee e sono gratuiti. Il sito web di Marco Cavicchioli è stato condiviso da  600 persone senza dover ricorrere a  sponsorizzazioni. Alcuni candidati, in genere quelli più giovani, hanno a loro volta creato pagine personali per contattare amici e conoscenti. E’ questo un modo meno invadente per chiedere il  voto e consente il dialogo dietro la tastiera”.

Tagli consistenti anche per quanto riguarda la pubblicità sui giornali.

“I candidati alla Regione hanno più interesse a comparire sulla carta stampata rispetto a quelli in corsa per il Comune. Loro infatti qualcosa in più hanno speso. Se si fosse votato anche per la Provincia sicuramente questo sarebbe stato un buon mezzo da prendere in considerazione”.

Insomma abitudini nuove e più attenzione al portafogli. Una regola fatta propria anche dal Movimento Cinque Stelle. “Rispetto agli altri partiti noi abbiamo rifiutato i rimborsi elettorali. Non prendiamo soldi e quindi ciò che abbiamo a disposizione è frutto di auto finanziamento – spiega Lorenzo D’Amelio -. Abbiamo puntato gran parte della campagna elettorale sul web, accanto a questo sono stati fatti stampare volantini e manifesti”.

Banditi i  “santini” per i candidati a Cinque Stelle. “Ci presentiamo come squadra non come singoli – spiega D’Amelio – pertanto nessuna pubblicità individuale, ma un gruppo coeso e un  programma serio”.  Pochi soldi e tanto web che permette di raggiungere il maggior numero di persone a costo zero. “La nostra pagina su Facebook è la più grande come forza politica e conta ben 3300 contatti – afferma D’Amelio – Già da anni utilizziamo questo mezzo che ormai è ben oliato”. Metodi un po’ più tradizionali, invece, per raggiungere chi non ha dimestichezza con il computer. “In questo caso entrano in gioco i volantini e i manifesti – conclude D’Amelio -. Sui giornali non abbiamo comprato spazi, non perché non crediamo in questa forma di pubblicità, ma perchè i costi sono davvero inaccessibili”.

Campagna elettorale in linea con  tempi difficili anche per il sindaco Dino Gentile. “Cifre decisamente più contenute rispetto al passato – spiega il primo cittadino – e molta più sobrietà come si conviene in momenti quale quello che stiamo attraversando”.

Spese sotto controllo anche per Fratelli D’Italia che ha limato i costi per via del budget a disposizione ben più esiguo. “I partiti oggi hanno molti meno soldi a disposizione – spiega Andrea Delmastro – e i simpatizzanti hanno notevolmente ridotto i loro contributi per cui il denaro è davvero poco”.

Nonostante i tempi duri Luca Sangalli non ha lesinato sulle spese per la pubblicità. “Senza fare follie siamo riusciti a ottimizzare le risorse a disposizione e fare una buona campagna elettorale – afferma il portavoce Corrado Neggia -. Abbiamo utilizzato moltissimo i social network da Twitter, a Facebook a WhatsApp e il nostro sito. Fortunatamente le liste che sostengono Sangalli sono formate da molti giovani capaci che hanno grande familiarità con l’informatica. Anche il candidato più anziano della nostra lista si destreggia molto bene coi computer e questo ha consentito di ottenere  ottimi risultati senza sborsare un solo euro. Poi grazie a diverse persone amiche abbiamo sostenuto le varie spese che vanno dalla pubblicità sui giornali alla  realizzazione di volantini, manifesti e magliette”.

e.f.

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