Seguici su

Opinioni

Fondazione Crb, stavolta brinda la politica

Pensieri e parole di Vittorio Barazzotto

Pubblicato

il

BIELLAMichele Colombo dovrà  metterci tutte le sue abilità  da enologo, non solo per trovare il giusto equilibrio con il Consiglio  della Fondazione Crb, ma soprattutto per non rimanere avvelenato lui stesso dal calice che gli è stato servito da un’alleanza politica, innaturale, tra Pd, Fdi e Lega.

Qualcuno l’ha definito un fallo di reazione, certamente è stata una scelta muscolare tardiva per (ri)vendicare il ruolo di peso che la politica esercita ancora al momento delle nomine! Così l’agnello sacrificale è stata Paola Garbella, presidente in pectore da sempre.

Veti incrociati e dispetti tra chi nel segreto dell’urna, ha consumato le sue piccole vendette. Il risultato di 7 a 4 parla chiaramente di una contrapposizione dai contorni poco nitidi, come si confà ai giochi di potere. Mons. Losana non ne sarebbe felice.
D’altronde è da un po’ di anni che si rigira nella sua tomba.

L’ accordo, che potrebbe aggrovigliarsi con le prossime elezioni amministrative, è il risultato delle tensioni accumulate negli anni dalla politica locale (pensiamo allo strappo per la Città Creativa Unesco) e delle contrapposizioni tra la Chiesa e una parte dell’ imprenditoria da un lato e una politica silente dall’altro, che avendo delegato a terzi molte delle sue funzioni, ha solo aspettato il momento fatidico per sferrare la propria vendetta.

Circolavano nei mesi scorsi nomi d’imprenditori e di professionisti capaci, bruciati per paure, miopie di visione e litigiosità interne. Eppure, la fondazione rappresenta da sempre la cassaforte del nostro Biellese, privata sì , ma costruita sui sacrifici dei cittadini, centro nevralgico, soprattutto in questi anni di penuria di risorse.

Speriamo che, finita l’ebbrezza della riuscita del gioco di equilibrismo politico, ci si ricordi che il suo scopo è quello di condividere con le amministrazioni e le altre fondazioni una visione di intenti sulle scelte da compiere per il futuro. In caso contrario inutile dire chi saranno le prossime vittime, i biellesi stessi, spettatori passivi di uno spettacolo non edificante. ”Libiamo, ne’ lieti calici, che la “biellezza“ infiora”.

 

Vittorio Barazzotto

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *