Motori
Le strade del “RallyLana 2024”
Nel dettaglio la descrizione delle quattro prove speciali che caratterizzeranno l’edizione numero 37 della celebre corsa
Le strade del “Rally Lana 2024”. Mancano ormai poco più di dieci giorni all’edizione numero 37, che si correrà venerdì 19 e sabato 20 luglio.
A darsi battaglia ci saranno tutti i big del “Trofeo Rally Asfalto”, i migliori (nella foto di Massimo Bettiol: la Skoda Fabia di Testa e Abbatecola), ma non è ancora possibile avere una quadro definitivo con la chiusura delle iscrizioni prevista per mercoledì.
Le strade del “RallyLana 2024”
E’ però bene iniziare a dare un’occhiata agli aspetti agonistici dell’evento, le strade sulle quali i protagonisti si daranno battaglia. Quattro le prove speciali nel programma di questa 37esima edizione: le prime due si svolgono nella prima giornata, le altre due, da ripetere altrettante volte, si disputano invece nella seconda giornata.
Ps 1 – Tracciolino (km 16,170)
Una frazione subito importante. Parte dopo il Santuario di Oropa ed è decisamente impegnativa come la versione lunga successiva. Vietato sbagliare. L’asfalto ha un buon grip, ma la sede stradale in qualche tratto è davvero stretta e alcune imperfezioni la rendono veramente insidiosa. Inoltre è quasi totalmente priva di riferimenti e quindi molto difficoltosa anche per chi deve leggere le note. Importante prendere un buon ritmo da subito e cercare di non perderlo mantenendo la concentrazione. Attenzione all’eventuale pioggia, la fitta vegetazione farebbe tardare l’asciugatura del manto stradale, e ai tratti stretti e ciechi.
Ps2 – Città di Biella (km 23,600)
Anche quest’anno la prova più lunga, che unisce la salita al Santuario di Oropa accodandovi la precedente “Tracciolino”. Anche una delle più lunghe in assoluto del Trofeo Italiano Rally e uno dei “monumenti” delle corse su strada italiane. E, caratteristica non da poco, si correrà con il buio, per cui sarà utile regolare al meglio le fanaliere in quanto su tratti così stretti e senza riferimenti, vederci bene farà sicuramente la differenza. La Salita di Oropa è il tracciato più affascinante, una vera “università” della traiettoria, non per nulla negli anni ‘90 fu anche il campo di battaglia dei più grandi specialisti italiani delle cronoscalate. Presenta una sede stradale larga, da sfruttare in ogni centimetro per mantenere il più possibile velocità e scorrevolezza. Importante quindi non “impegnare” troppo l’auto in curva, ma cercare di avere sempre le ruote dritte il prima possibile in modo da poter anticipare l’apertura del gas in uscita. Certamente il “tempo” si fa nei tratti veloci, dove alla tecnica di guida bisogna abbinare un po’ di coraggio.
Ps 3-5 – Ailoche (km 11,500)
Prova impegnativa e selettiva, con partenza da Giunchio. La sede stradale è stretta con fondo abrasivo, diverso scenario rispetto alle due precedenti. Attenzione al bivio Ailoche-Caprile in contropendenza, se si esagera è un attimo ritrovarsi nel prato a sinistra. Dopo il passaggio a Venarolo, tra le case, finiscono i riferimenti, quindi anche qui attenzione alla stesura delle “note”. Una lunga serie di tornanti fa sì che per riuscire a fare il “tempo” non si debba sbagliarne neanche uno cercando di essere il più redditizi possibile all’interno di essi, magari anche sacrificando spettacolo e sbandate. Attenzione a tagli e buche e già dalle ricognizioni è bene cercare di capire i tratti ove la sede stradale si sporcherà parecchio. Di sicuro nel secondo passaggio non si troveranno le condizioni del primo. Il tratto finale è totalmente in discesa, quindi soprattutto per gli equipaggi con le auto più piccole occhio ai freni in salita, in modo da averli efficienti quando poi serviranno.
Ps 4-6 – Curino (km 13,120)
La tradizione. Non c’è “Lana” senza questa prova speciale, così come non esiste il “Rally di Montecarlo” senza… il “Turini”. Su questa strada si sono dati battaglia, sul filo dei secondi, tutti i protagonisti del rally dagli anni Settanta ad oggi. Di nuovo verrà percorsa in senso inverso (come nel 2022), quindi si parte a Pray per arrivare a Baltigati. Start in salita, attenzione al primo tratto pianeggiante pieno di tagli (o di… “antitaglio”), per cui la strada potrà sporcarsi parecchio. Dopo il primo tratto pianeggiante arriva la discesa fino all’inversione di Curino: in questo tratto, con cuore e testa si farà la differenza, soprattutto da Santa Maria in poi. Sede stradale larga, da sfruttare sempre in ogni centimetro. L’ultimo tratto non presenta particolari insidie, ma bisogna arrivarci con testa, fisico e mezzo vettura al top.
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