BiellaLa Biella che piaceVa
Non calpestare l’erba…
L’ultima rubrica della pagina satirica La Biella che piaceVa

A Biella l’erba cresce per natura e per incuria cronica di chi dovrebbe occuparsene, fin qui nulla di nuovo. Ma davvero ogni volta bisogna partire col solito copione da indignato social? La foto dell’aiuola incolta, il post “denuncia”, la rissa nei commenti… e poi? Il nulla.
Come se pubblicare un ciuffo di verde su Facebook fosse un gesto eroico, una rivoluzione urbana in diretta social. Ma sul serio pensate che un post, una reaction indignata e due condivisioni risolvano qualcosa? Che l’erba si tagli da sola a forza di like e hashtag?
È la liturgia del boomer biellese: foto storta, commento velenoso, zero soluzioni. I soliti tre amici a fare da claque con cuoricini, e la sagra del “anche in via Tal dei Tali è così”, “non avete visto com’è messo il parco Pinco Pallino”, e via lamentando.
Nessuna segnalazione formale, nessun dialogo con chi di dovere, solo il solito sfogo da tastiera. Un teatrino inutile, più noioso dell’erba stessa.
Il vero problema non è l’erba alta, ma l’illusione di aver “fatto la propria parte” solo perché l’hai postata.
Spoiler: non hai fatto niente. Solo rumore.
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Sandrone
30 Giugno 2025 at 15:11
I social sono il male assoluto, dovrebbero essere vietati per legge, perchè troppi imbecilli illetterati hanno fin troppa libertà di pubblicare cose che sono frutto del loro disagio mentale.
Filippo
30 Giugno 2025 at 22:55
Non male come auto-critica
Sonia
30 Giugno 2025 at 19:20
Infatti…..ha pienamente ragione