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Biella

Lettere al giornale, istruzioni per l’uso

L’ultima rubrica della pagina satirica La Biella Che Piaceva

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rubrica lbcp

Lungi da me dare lezioni di giornalismo – sono tante cose (belle o brutte, decidete voi) ma giornalista no – però bisogna ammettere che l’informazione locale ultimamente ha toccato vette di bassezza che farebbero impallidire perfino il sottoscala di un condominio.

La nuova moda? Le lettere al giornale. È stata creata una sorta di autostrada preferenziale per i “giustizieri de noialtri”, autorizzati a scrivere le peggiori castronerie con la certezza che verranno pubblicate. Perché sì, i profili personali come sfogatoio non bastavano: i “fastidiati” puntavano a un pubblico più vasto, e i quotidiani online non si sono fatti pregare, fregandosi le mani. “Vieni avanti, frustrato, che coi tuoi sproloqui ci fai fare click, commenti, condivisioni e, di conseguenza, un bel po’ di soldi!”.

Peccato che alla stampa – e alle poche anime normali rimaste sui social – non frega nulla dei vostri drammi inesistenti, delle vostre lamentele campate per aria o delle vostre crociate contro il nulla. Siete solo il modo più semplice per generare interazioni. E i vostri “commentatori polli” abboccano ogni volta, pronti a sparare la qualunque in un infinito girotondo di ignoranza e disagio.

Anch’io ogni tanto faccio polemica (sempre con garbo, ça va sans dire) e magari provo pure a far notare qualche problema vero. Ma questa moda delle lettere di protesta per idiozie che neanche nei film di Fantozzi? No, grazie. Il gradino più basso preferisco lasciarlo a voi, anche perché – diciamocelo – i posti sono già tutti occupati.

Con affetto.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    27 Gennaio 2025 at 18:07

    Ah ma adesso non vanno più bene nemmeno le lettere al direttore / giornale? E di grazia per quale motivo l’autore di questa rubrichetta degna delle toilette degli autogrill dovrebbe ritenere che non vanno bene? La libertà di espressione che permette alle persone di scrivere al giornale e vedere la propria lettera pubblicata, è la stessa che permette all’autore di detta rubrichetta di pubblicare i suoi sproloqui senza senso. E non è che “ogni tanto faccio polemica”: polemica (inutile) è l’unica cosa che sai fare (male tra l’altro). Trovati un altro hobby, credimi.

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