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Vivevano come animali: due fratellini salvati per caso

L’incredibile e scioccante vicenda di Chivasso. La loro casa presenza scoperta per caso dai carabinieri durante l’alluvione perché una frana minacciava la loro casa

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Vivevano come animali

Incredibile e scioccante vicenda a Chivasso: due fratellini salvati per caso dai carabinieri, vivevano come animali, isolati dal mondo in una casa in mezzo al bosco.

Vivevano come animali: salvati due fratellini, scoperti “grazie” a una frana

Come riporta Prima Chivasso, la storia, resa pubblica solo nei giorni scorsi, è stata scoperta poco più di un mese fa, nei giorni drammatici dell’alluvione dello scorso aprile.

Due fratellini di 6 e 8 anni sono stati trovati in condizioni che hanno lasciato tutti sgomenti: vivevano in un’abitazione completamente isolata nei boschi delle colline di Chivasso, senza la possibilità di avere contatti con il mondo esterno.

Nessuno sapeva che fossero lì e non avevano documenti

I due bambini erano totalmente sconosciuti alle istituzioni e alla società. Nessuno sapeva della loro presenza: non avevano documenti e non erano mai stati iscritti a scuola. Per quanto riguarda le loro condizioni, risulta che comunicassero a fatica parlando un inglese rudimentale e che indossassero ancora i pannolini. È inoltre emerso che si nutrivano mangiando anche terra ed erba.

La scoperta, il salvataggio e l’intervento dei servizi sociali

Il loro caso è emerso solo in seguito all’intervento dei carabinieri, che sono giunti sul posto per via di una frana che minacciava l’abitazione. All’inizio, sembravano semplicemente bambini spaesati, sconvolti forse da quanto accaduto, con lo sguardo fisso sullo schermo di un cellulare. Ma presto è apparso evidente che la loro situazione era ben più grave.

Le condizioni igieniche, il comportamento e l’incapacità di relazionarsi con gli adulti o tra loro in modo “normale” hanno portato i servizi sociali del Ciss di Chivasso a intervenire con urgenza.

Isolati, crescevano fuori dal mondo

Secondo le prime ricostruzioni, i due bambini vivevano con il padre, un uomo del Nord Europa, in un totale isolamento. La madre, gravemente malata, sarebbe ricoverata all’estero. Dopo il primo trasferimento in una comunità educativa, i due fratellini sono stati separati per motivi di sicurezza: la convivenza tra loro stava diventando pericolosa.

Il percorso che ora li attende sarà lungo e complesso. Come se fossero dei neonati, dovranno essere accompagnati passo dopo passo alla scoperta della vita quotidiana, imparando gesti e parole che ogni bambino della loro età dà per scontati.

Le domande ancora aperte

Come riporta Notizia Oggi, il Ciss ha confermato l’allontanamento dei minori dalla famiglia, ma resta il nodo delle responsabilità. Cosa ha spinto un padre a crescere due figli in un isolamento tanto profondo? E com’è possibile che, in una comunità piccola e attenta come quella delle colline torinesi, nessuno si sia accorto di nulla?

Domande che fanno riflettere. Su quanto sia fragile il confine tra normalità e invisibilità. E su quanto, a volte, sia più facile far finta di nulla. Anche se si tratta di due bambini

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