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Quei “randagi” dei Gassman

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Come omaggio al grande Vittorio Gassman, la band ha deciso di scegliere proprio questo nome… circa quindici minuti prima del debutto! Era il gennaio del 2011, sul palco del Koko Club di Castelletto Cervo: non male come inizio.

Come omaggio al grande Vittorio Gassman, la band ha deciso di scegliere proprio questo nome… circa quindici minuti prima del debutto! Era il gennaio del 2011, sul palco del Koko Club di Castelletto Cervo: non male come inizio.

La storia della band ha seguito poi una crescita legata al percorso delle esibizioni live, dimensione in cui i Gassman si esprimono al meglio, regalando al pubblico esibizioni cariche di energia e di pathos.
Nei primi mesi del 2011 la band muove i primi passi sui palchi dei locali della provincia biellese e torinese. Nell’estate 2011 si posizionano al secondo posto nell’Open Mic Contest, dietro i granitici May Day. Da allora molte esibizioni live, partecipazioni a diversi concorsi con buoni risultati, tra cui emergono come i numeri uno al contest ‘CantaTUBE’, promosso da Bliss Corporation su YouTube.

Lo stile della band è un rock accattivante ed essenziale, con testi in italiano spesso provocatori ma sempre divertiti, con inaspettate sferzate di poesia, come loro stessi ci raccontano: “Noi ci riconosciamo nel punk rock, sia musicalmente sia nell’approccio, nell’attitudine. Scriviamo canzoni piuttosto semplici e dirette perchè ci danno la possibilità di comunicare con un numero più ampio di persone. Suoniamo per suscitare reazioni nelle persone.”

I gruppi presenti nel background dei Gassman spaziano assai, ed è anche grazie a questo che il loro sound risulta corposo e completo: Clash, Who e Ramones, ma anche Pearl Jam, Meat Puppets e Pixies, mentre nei testi si scorgono echi di Dalla, Jannacci e Benvegnù.

Ci spiegano cosa la musica rappresenta per loro: “Innanzitutto è uno sfogo, ma anche uno strumento potentissimo di scambio di idee e sensazioni con le persone. Di quel che viviamo quotidianamente scegliamo ciò che ci fa accendere (che sia rabbia, gioia, delusione) e lo portiamo nel processo creativo nel modo più autentico possibile. Molte nostre canzoni hanno subito trasformazioni nel corso dei mesi, perchè il pensiero o la sensazione che le avevano animate magari nel frattempo si erano evolute in qualcos’altro, ma in tutte cerchiamo di conservare la spinta originaria che ci ha ispirato il pezzo.”

Una vera passione, per questi quattro ragazzi che devono però ritagliarsi spazio per la musica tra un impegno e l’altro: “il nostro sogno nel cassetto sarebbe avere abbastanza tempo nelle nostre giornate per poterci dedicare per bene alla nostra musica. Abbiamo tutti e quattro delle vite molto piene: lavoro, famiglia, figli per qualcuno… Diciamo che riuscire ad avere qualche ora extra per il rock’n’roll non sarebbe affatto male!”

La band si sta ora dedicando, insieme al produttore Edward Romano, alla registrazione del loro primo EP per l’etichetta di Vigliano Biellese ‘La Fonderia Musicale’. L’uscita è prevista per l’estate 2014. Ad anticipare il primo lavoro discografico della band il singolo Randagio, disponibile su iTunes e su YouTube, mentre è atteso a breve il secondo singolo estratto dall’EP. Questi i nomi dei ‘quattro randagi’: Tagliola (voce), Rod (chitarra), Joe (basso), Giga (batteria).

Maria Carola Saccoletto

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