Seguici su

Eventi & Cultura

Grazie ad “adotta uno scrittore” si parla di accoglienza e pregiudizi all’ITIS “Q.Sella”

Pubblicato

il

L’ITIS “Q. Sella” di Biella si distingue per una collaborazione con la Fiera del Libro di Torino: l’Istituto è stato infatti scelto tra 170 scuole per partecipare a un percorso letterario ed educativo sull’integrazione tra cittadini italiani e stranieri. Particolarità dell’iniziativa, diretta dalla professoressa Alessandra Garella, è che riguarderà una classe IV aggregata (IV A ITI -Indirizzo di Elettronica e IV B ITI- Indirizzo di Meccanica). La docente di materie letterarie, spesso impegnata in altri progetti simili, ha avvicinato gli allievi alla letteratura contemporanea e ha aderito con la classe alla diciottesima edizione del progetto “Adotta uno scrittore”, legato al Salone Internazionale del Libro di Torino e sostenuto dall’Associazione delle Fondazioni bancarie del Piemonte e dalla Fondazione con il Sud. 

Esperance Hakuzwimana Ripanti l’autrice adottata

Esperance Hakuzwimana Ripanti è la giovanissima scrittrice bresciana di origine ruandese che in questi giorni incontra gli studenti della scuola per far conoscere il suo libro E poi basta – manifesto di una donna nera italiana (edito da People Store). Sono tematiche forti quelle raccontate, e vissute sulla sua stessa pelle, dalla giovane scrittrice classe 1991; arrivata in Italia all’età di 4 anni, ha trovato nel nostro Paese una nuova famiglia scampando al genocidio dell’etnia tutsi in atto nel 1994 in Ruanda. 

Preparata e determinata, la Ripanti ha condotto una conferenza interattiva con gli studenti, creando un dibattito vivace sulla tematica dell’accoglienza agli stranieri e sui pregiudizi ancora troppo radicati nella nostra società. Il prossimo incontro sarà costituito da un focus sul ruolo femminile in Italia.

La tappa finale del percorso per gli allievi e la professoressa Garella sarà, invece, una visita al Salone del Libro di Torino.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *