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Domenica 2 agosto in programma l’iniziativa “Baraggia libera”

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BARAGGIA – Il Circolo di Legambiente di Biella comunica che aderirà all’iniziativa “Baraggia libera”, in programma il 2 agosto, promossa dal Coordinamento Antifascista di Biella.

Le preoccupazioni di Legambiente

Legambiente ha sempre espresso, in termini generali, la propria preoccupazione per gli impatti sull’ambiente legati alle attività militari (le attività belliche sono responsabili di elevati impatti, la Guerra del Golfo fu, ad esempio, una vera catastrofe ambientale) e condiviso iniziative per la soluzione pacifica dei conflitti e la promozione della DPN (la difesa popolare non violenta). Questo impegno per la pace si è tradotto nella adesione annuale alla marcia Perugia-Assisi e nel contributo critico sul militarismo e sugli impatti che questo determina non solo a livello ambientale ma anche sotto il profilo economico e sociale.

L’impegno locale di Legambiente

L’impegno locale dell’associazione è dunque obbligatoriamente condizionato e rivolto alla presenza di un poligono militare ricadente sulle aree protette della Baraggia: una contraddizione, che secondo Legambiente, andrebbe superata alla radice con la cessione dei terreni, attualmente di proprietà del demanio militare, all’ente parco e/o gestore del SIC. E nel frattempo affrontata con una più severa regolamentazione (presso la commissione paritetica) delle attività ammesse (ad esempio l’esclusione dei mezzi cingolati, la riduzione delle attività di tiro, il contenimento del numero di militari in esercitazione, il restringimento dell’area di esercizio, ecc.).

Legambiente conclude “Ben vengano dunque iniziative che si prefiggono di informare e coinvolgere i cittadini a difesa di un bene comune qual è l’area protetta della Baraggia.In un contesto europeo potrebbe e dovrebbe essere rivista la nozione di difesa con la conseguente riduzione e organizzazione di attività e contingenti militari per singolo Stato aderente. In tale prospettiva è doveroso perorare il superamento della funzione di poligono ora praticata in Baraggia.”

Il comunicato del Comitato Baraggia Libera

In questa strana estate 2020, la Baraggia tra Candelo e Mottalciata sarà nuovamente sequestrata dall’esercito per imponenti addestramenti con artiglieria pesante e mezzi corazzati: tre giorni alla settimana (martedì, mercoledì e giovedì), nei mesi di luglio e agosto, questo unicum naturalistico si trasformerà in un parco giochi per soldati e i suoni del suo ambiente selvaggio saranno sostituiti dal fragore delle esplosioni, lasciando segni indelebili in questo lembo di terra, sulle specie floristiche e faunistiche, sulla ricca biodiversità, sulle specie di uccelli migratori che la attraversano.

Come realtà interessate a questi temi, abbiamo pensato di intervenire costruendo una camminata collettiva in Baraggia, per domenica 2 agosto, alla scoperta o riscoperta di questo luogo in compagnia del paesaggista dott. Andrea Polidori.

Non una semplice passeggiata, non una semplice gita, ma un modo per riappropriarci di un paesaggio, delle sue particolarità, insieme.
Un modo per ribadire con forza che solo se torneremo ad abitare i territori con attenzione e cura sarà possibile garantire la salute del pianeta e del nostro territorio anche alle future generazioni.

Questi i punti fondamentali su cui articoliamo la nostra opposizione alle manovre militari:

1 Più spese sociali, meno spese militari: mentre subiamo le conseguenze della pandemia, è più limpido che mai che i soldi pubblici debbano essere usati per sanità, scuola, welfare, cultura e politiche ecologiche reali, invece che per comprare e mantenere armamenti

2 Preservare e valorizzare il patrimonio ambientale e naturalistico dei nostri territori, in particolare un habitat unico come la Baraggia, che invece è stato e sarà irrimediabilmente compromesso dalle servitù militari a cui è da tempo assoggettata

3 Antimilitarismo: non di eserciti e guerre abbiamo bisogno, ma di rinnovata solidarietà e cooperazione internazionale tra gli abitanti del pianeta.

Invitiamo a partecipare tutte le realtà che hanno a cuore questi temi, gli abitanti del Biellese, i cittadini dei comuni interessati, ma anche le amministrazioni comunali di questi stessi paesi che dovrebbero pretendere la liberazione di questa riserva da proiettili e colpi di cannone.

Domenica 2 agosto alle ore 10.30, ritrovo presso il parcheggio sterrato in via Castellengo (Candelo), al termine pic-nic in sicurezza.

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