Economia
Mercato di Natale, ambulanti in rivolta

E’ una vera e propria rivolta in piena regola quella degli ambulanti nei confronti del Comune di Biella.
Al centro del contendere un’iniziativa promossa dall’amministrazione cittadina.
E’ una vera e propria rivolta in piena regola quella degli ambulanti nei confronti del Comune di Biella.
Al centro del contendere un’iniziativa promossa dall’amministrazione cittadina.
Si tratta di uno speciale mercato che sarà allestito in centro durante le tre domeniche che precedono il giorno di Natale e quindi quelle del 7, 14 e 21 dicembre. Un’idea di per sè accolta con entusiasmo dagli ambulanti biellesi, se non fosse che i posti messi a disposizione sono davvero pochi: soltanto 42 a fronte di oltre 70 realmente desiderosi di partecipare.
Il che significa che se il Comune non aggiusterà un po’ il colpo, una parte di loro resterà esclusa. «Così non va bene» dice Carmine Capuano «sia chiaro che sono contentissimo che l’amministrazione sia riuscita a portare il mercato in centro. Ma si deve dare la possibilità a tutti di partecipare. In un periodo di crisi così forte sarebbe giusto permettere a tutti noi di lavorare, non solo a qualcuno». Il rischio è che, aggiungendo dei posti, alcuni banchi vengano penalizzati rispetto ad altri perchè magari posizionati in zone di minor passaggio: «Spero che l’amministrazione riesca a trovare una soluzione perchè così proprio non va bene».
Capuano, insieme tre colleghi – Pietro Gregory, Manuela Gosso e Gabriele Larocca ha anche organizzato una raccolta firme. Sono già una trentina gli ambulanti che hanno sottoscritto la petizione, che nei prossimi giorni sarà sottoposta all’attenzione del Sindaco. «Circa l’80% delle domande accettate – afferma Manuela Grosso – fanno capo a coloro che per anni sono andati ad operare in mercati di altre città, perché ritenuti economicamente più convenienti di Piazza Falcone. Logica vorrebbe che si privilegiasse chi ha sempre frequentato il mercato locale, con notevoli sacrifici salvaguardandone il servizio pubblico da rendere al consumatore a scapito del mero interesse personale, che avrebbe consigliato altre piazze più remunerative».
Proprio da Manuela Grosso giunge la proposta: «Ritengo che, se non si vogliono aumentare gli statti in Piazza Vittorio Veneto e zone limitrofe (pur sapendo che è possibile), nell’ottica della rivitalizzazione del centro storico, da tutti tanto sbandierata, esiste la possibilità di utilizzare la Piazza Martiri della Libertà, che di suo è già attrezzata a mercato bisettimanale».
«Non posso rimanere indifferente all’azione dei miei ambulanti – interviene Michelangelo Trotta, presidente della FIVA (la federazione italiana venditori ambulanti) – siamo tutti colleghi e abbiamo bisogno di lavorare. Vorrei che fosse ben chiaro che non siamo contrari a fare il mercato in centro, solo vorremmo la disponibilità dell’Amministrazione ad accogliere tutte le istanze. Se in centro dà fastidio ai commercianti, ci sono altre soluzioni, già adottate negli anni passati, che andrebbero valutate».
«Siamo molto preoccupati – interviene invece Mario Novaretti, presidente di Ascom, l’associazione commercianti di Biella – perchè non era nostra intenzione ostacolare questa iniziativa. Credo però che si debba fare in modo che tutti abbiano gli stessi diritti e possano usufruire delle medesime possibilità, ma nel pieno rispetto delle leggi, tra le quali la costituzione di un’area mercatale».
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