Economia
La Cgil si schiera con i lavoratori Fiat di Verrone
La Camera del lavoro ritiene che dal Lingotto siano state fatte tante promesse non mantenute, da 5 mesi sono scaduti i termini per il piano di rilancio dello stabilimento. Lunedì 3 giugno manifestazione davanti ai cancelli della fabbrica
Dura posizione della Cgil di Biella contro il “tradimento di Fiat” riguardo l’impianto di Verrone.
Sono scaduti da ormai cinque mesi i termini per il piano di rilancio dello stabilimento di Verrone e almeno per ora – la maggior parte di quelle promesse non è stata mantenuta. Il progetto di investimenti presentato dall’azienda nel 2007 prevedeva che entro fine 2012 l’organico raggiungesse le 1100 unità. Un’operazione resa possibile grazie al contributo della comunità europea e del Cipe (il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) di quasi 16 milioni di euro a fronte di un investimento dell’azienda di oltre 550 milioni di euro. Entro la fine dello scorso anno ci sarebbero quindi dovute essere 550 nuove assunzioni. La crisi economica che sta ingessando un po’ tutti i comparti ha però costretto la proprietà a rivedere, e non di poco, quel piano industriale e ad adeguarlo alla situazione economica corrente.
“Ad oggi – afferma Adam M’Bodj segretario confederale Cgil – lo stabilimento di Verrone conta meno di 200 lavoratori in più. In molti casi l’incremento di personale dei mesi scorsi non ha significato la stipula di nuovi contratti: semplicemente alcuni lavoratori sono stati trasferiti nel Biellese da sedi vicine come Crescentino o Torino. Così non va bene”.
Per questi motivi il sindacato, stufo della situazione, ha deciso di far sentire forte la propria voce. Per ora è stata organizzata per lunedì una manifestazione davanti alla sede di Verrone.
“A partire dalle 9 – spiega – faremo volantinaggio fuori dalla fabbrica, in concomitanza con il direttivo provinciale di categoria. Alle 13, terremo una conferenza stampa a cui sarà presente anche il deputato Giorgio Airaudo, ex segretario della Fiom ed ora persona di spicco all’interno di Sel”.
Il progetto presentato nel 2007 da Fiat prevedeva la produzione a Verrone di tremila cambi per autovetture al giorno. Oggi ne vengono invece sfornati circa un terzo. Intanto parte programma di ampliamento è stato portato avanti. La fabbrica di Verrone in questi anni è infatti stata modernizzata e ora è dotata di apparecchi di ultima generazione, super tecnologici e sistemi innovativi unici. I macchinari ci sono, insomma,ma ora mancano gli ordinativi.
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