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Economia

In calo anche il turismo

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Luci ed ombre per il turismo biellese. Il dato negativo è che nel 2013 il  settore ha subito un leggero calo, ma i numeri sono comunque incoraggianti. Pur in una situazione che appare negativa, infatti, aumenta il turismo di piacere, il che significa che qualcosa di bello, a Biella, c’è. E aumentano i turisti stranieri, che spesso sono anche disposti a spendere di più rispetto agli italiani, letteralmente massacrati dal difficile momento congiunturale.

Luci ed ombre per il turismo biellese. Il dato negativo è che nel 2013 il  settore ha subito un leggero calo, ma i numeri sono comunque incoraggianti. Pur in una situazione che appare negativa, infatti, aumenta il turismo di piacere, il che significa che qualcosa di bello, a Biella, c’è. E aumentano i turisti stranieri, che spesso sono anche disposti a spendere di più rispetto agli italiani, letteralmente massacrati dal difficile momento congiunturale.  E’ quanto emerso ieri nel corso della presentazione del volume “Turismo biellese, che si è tenuta al Museo del territorio. Ma vediamo i dati che sono stati presentati.
Il 2013 è stato un anno in cui arrivi (numero di clienti entrati e registrati in un esercizio ricettivo, alberghiero o extralberghiero) e presenze (numero di notti trascorse dai clienti all’interno delle strutture), nel territorio biellese, hanno subito una flessione rispetto al 2012. «Nel comune di Biella – ha spiegato Stefano Mosca, direttore dell’Atl Biella – gli arrivi sono calati del 9,5% e le presenze del 10,1%. Senza fare allarmismo è vero che si è riscontrato un calo, ma è anche vero che arriviamo da un triennio in cui ci sono stati degli importanti segnali di crescita: 2011 +10% e 2012 +9%. Anche se in calo, il dato di quest’anno risulta il terzo del decennio 2004-2013».

«Esiste un cruciale rapporto tra turismo e territorio» ha spiegato Sarah Bovini. «Monitorare – continua – è importante per capire come intervenire per incrementare il numero di turisti. Il turismo si conferma un importante motore dell’economia del Paese, con il 10,3% del PIL e l’11,6% degli occupati. Le previsioni per il 2014 sono indirizzate verso questi ultimi due fattori. Nel 2013 si sono registrate delle variazioni di stock delle imprese registrate nel settore “Attività di servizi di alloggio e ristorazione”: per le strutture alberghiere (-5,9%) e per le attività di ristorazione (-1,3%). In aumento le strutture extralberghiere (+4,0%), i bar e altri esercizi simili (+ 1,3%) e le altre attività di servizi di alloggio e ristorazione (+2,2%). Le imprese registrate sono 1173. Complessivamente si ha una crescita dello 0,2%. È stata anche effettuata un indagine sul campo intervistando il 53% delle strutture con il 51% dei posti letto a disposizione e dai dati risultano che le motivazioni appartengono al campo vacanze/piacere, con il 28,9%. A seguire motivi di lavoro (19,1%), altro (18,1%), visite di parenti/amici (10,5%). Nel dettaglio, la categoria “motivi di piacere” viene suddivisa in motivi naturalistico-sportivi (37,9%), religioso (18,6%), shopping (16,3%), enogastronomico (16%) e arte e cultura (11,2%). L’andamento del volume del giro d’affari negli ultimi due anni è in diminuzione (56,3%), ma le previsioni del 2014 sono in positivo con il 55,2%».

«Nel Piemonte – ha detto invece Maria Elena Rossi, direttore generale Sviluppo Piemonte Turismo – i pernottamenti totali sono in crescita del +2,22%, un +35,85% nell’ultimo decennio. Gli arrivi si aggirano ad un +0,03%, il +48,92% nel periodo 2004-2013. I principali mercati sono la Germania, la Francia e il BeNeLux. Gli Stati Uniti sono uno dei principali paesi di provenienza di persone che vengono e pernottano in Italia».

«Una nuova realtà che si sta sviluppando – ha spiegato  Giampiero Orleoni, presidente ATL – nel territorio Biellese è quella dei Bed & Breakfast (+12%). Questo dimostra l’apertura e il cambio di mentalità dei Biellesi. Il processo è ancora in corso ed è un’ennesima conferma che il territorio sta mutando. La panoramica Zegna, che è presente sul nostro territorio, sarebbe da valorizzare per darle quella spinta che può aiutare la crescita del turismo».

Va però fatta una piccola differenziazione tra il turismo di massa e quello di qualità. «Il turismo di massa – ha precisato Alessandro Siviero, professore universitario delle scienze applicate della Svizzera italiana – sfrutta attrazioni anche involontarie, come il Colosseo di Roma, che attirano persone anche se non si è in grado di gestire il flusso adeguatamente. Un altro tipo di turismo è quello che caratterizza un luogo, come il rinnovamento di Torino che, dopo le Olimpiadi Invernali, ha iniziato ad essere vista come una città dinamica. Per crescere è importante avere la capacità di trasformarsi, bisogna voler crescere ed investire».

«Anche un piccolo errore – ha concluso Andrea Fortolan, presidente C.C.I.A.A. Di Biella – ha conseguenze negative sul lavoro di tutti. L’ormai facilità con cui le persone consultano le opinioni su internet è un motivo per ci si deve trovare impreparati. Siamo già iscritti ad Explora, una piattaforma simile ad Expedia, ma suddivide in base al turismo del territorio. In questa piattaforma ci sono già Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria ed Emilia Romagna. Speriamo che possa raccogliere anche le adesioni delle altre regioni».
Mario Monteleone

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