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Economia

I patronati protestano con un flash mob

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Un flash mob a base di pratiche per la pensione, domande per la disoccupazione e consulenze contributive: martedì, dalle 10 alle 11 davanti agli ingressi dell’Inps, i Patronati biellesi saranno presenti con tavolini, operatori e pc per fare le pratiche sul posto e dare chiara dimostrazione del loro ruolo fondamentale a livello sociale.

Un flash mob a base di pratiche per la pensione, domande per la disoccupazione e consulenze contributive: martedì, dalle 10 alle 11 davanti agli ingressi dell’Inps, i Patronati biellesi saranno presenti con tavolini, operatori e pc per fare le pratiche sul posto e dare chiara dimostrazione del loro ruolo fondamentale a livello sociale. E’ questa la formula con cui i Patronati nostrani di Cgil, Cisl, Uil e Acli hanno deciso di coinvolgere i cittadini nella riflessione sui tagli della legge di stabilità.

Obbiettivo? Raccogliere firme e ottenere uno stralcio dei tagli previsti per i Patronati, pari a 150 milioni a livello nazionale. Per rendere ciò possibile è stato inviato un appello a parlamentari e consiglieri regionali biellesi, chiedendo loro di «prendere pubblicamente posizione contro il taglio del finanziamento» e di impegnarsi «affinchè la discussione in Parlamento ripristini il pieno finanziamento delle attività svolte gratuitamente dei Patronati cittadini».

«Il nuovo taglio mette a rischio la sopravvivenza degli Enti di Patronato, costringendoli alla chiusura di gran parte dei servizi» si legge più avanti nell’appello, e si aggiunge che  «nel biellese in un anno mediamente 50000 persone si rivolgono allo sportello dei patronati», già sotto pressione per le precedenti riduzioni dei finanziamenti e per la decisione di informatizzare il rapporto cittadino-enti, mossa che ha spinto tantissimi a chiedere aiuto per l’inoltro delle pratiche.

Dai presidi al flash mob e dal flash mob al volantinaggio, che si svolgerà la prossima settimana nei mercati di Cossato, Vigliano, Candelo, Cavaglià, Pray, Ponzone e Vallemosso, primo intento è quello di sensibilizzare i cittadini, che rischiano di non avere più a disposizione grauitamente una serie di servizi.

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