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Economia

“Biella è una città in cui investire nella ristorazione”

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La crisi economica ha messo in ginocchio il Biellese. Basta girare per le vie cittadine per imbattersi nelle numerose saracinesche abbassate di esercizi commerciali, anche storici, che dopo anni di lavoro e sacrifici hanno chiuso i battenti.

La crisi economica ha messo in ginocchio il Biellese. Basta girare per le vie cittadine per imbattersi nelle numerose saracinesche abbassate di esercizi commerciali, anche storici, che dopo anni di lavoro e sacrifici hanno chiuso i battenti.
 L’unica carta vincente da giocare, per far fronte a questo clima di preoccupante flessione, sembra essere quella dell’innovazione e dell’investimento. A Biella si può, specialmente se si parla di ristorazione. Ne sa qualcosa Yuri Bodo, titolare del Caffè Vergnano 1882 e di Birreria Biellese, insieme al socio Andrea Boccato. L’imprenditore biellese, nonostante il peso delle circostanze economiche negative,  ha voluto mettersi in gioco nel nostro territorio, ampliando la propria attività: «Nel maggio 2015 abbiamo deciso di spostare la Birreria Biellese dagli spazi dell’ex lavanderia di via Cernaia in piazza Curiel- spiega Yuri Bodo – Dove eravamo prima non si potevano fare lavori di ristrutturazione in quanto lo stabile era di proprietà comunale, così abbiamo deciso di investire nell’edificio di nostra proprietà vicino alla nuova biblioteca civica. Questa decisione è stata presa per due motivi: incrementare il volume degli affari e il bacino di clientela. Spostandoci più in centro abbiamo raggiunto entrambi gli obiettivi». Una scommessa, dunque, che ha permesso i trasformare una situazione sfavorevole in un’occasione da cogliere al volo, che sta ancor oggi portando i suoi frutti: «Siamo in contatto con la Banca Sella per un’eventuale gestione della mensa della sede centrale – continua l’imprenditore – Siamo ancora nelle fasi iniziali di contrattazione e gli accordi sono ancora fumosi, ma questo è molto interessante per noi perché ci permetterebbe di ampliare la nostra attività e di distribuire i nostri prodotti ad una grande azienda come la Banca Sella».
Biella rappresenta, dunque, un territorio in cui investire nell’ambito della ristorazione se si vuole avviare un’attività di successo, e sembra  fornire ancora profitti e nuove prospettive agli imprenditori locali: «Il settore funziona bene nella nostra zona, molti ristoranti sono quasi sempre pieni – continua Yuri Bodo – Noi, nell’ultimo triennio, abbiamo avuto una crescita del volume degli affari di circa il 30% per ogni anno e a fine 2016 abbiamo pagato dei premi extra ai dipendenti proprio  per ringraziarli del loro operato. Io sono biellese, avrei la possibilità di spostare la mia attività fuori dai confini della provincia ma continuo a scommettere su Biella perché la ritengo ancora una delle poche città in cui si può vivere bene, e guadagnare».
Resta solo l’amaro in bocca per i ristoranti e i locali che hanno di recente cessato la propria attività sul nostro territorio. Ma, anche a questo, sembra esserci una risposta. «Il consiglio che do a chiunque voglia entrare nel settore – conclude Bodo – è di non lesinare sulla qualità dei prodotti, problema che purtroppo ho riscontrato in alcuni locali a Biella. Per quanto riguarda le chiusure repentine dei ristoranti, probabilmente i titolari non avevano in mente un vero e proprio piano di sviluppo ma, piuttosto, un capitale da investire che hanno scelto di destinare alla ristorazione».
   Giulia Gaia Maretta

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