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Cronaca

Vuole suicidarsi, salvata dai carabinieri

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L’episodio è avvenuto poco dopo le 11. Non è ancora chiaro come la donna abbia raggiunto il ponte, quel che è certo è che, una volta arrivata sul viadotto, ha iniziato a guardare nervosamente di sotto, pronta – forse – ad uccidersi. Il caso però, ha per fortuna voluto che proprio in quegli istanti stesse passando in zona una pattuglia di Carabinieri appartenenti al comando stazione di Occhieppo. I militari hanno notato la donna, fermato l’auto e le si sono avvicinati. La 32enne si è confidata a lungo con loro, spiegando le motivazioni che l’avevano indotta a voler compiere un gesto tanto estremo. Le difficoltà quotidiane e una serie di piccoli problemi economici le pesavano come un macigno, togliendole ogni entusiasmo per la vita. Era pronta a farla finita, gettando nella disperazione il marito e i loro due figli.

Ancora una persona colta da un momento di difficoltà ancora una potenziale vittima dello sconforto. E’ una storia che si è chiusa fortunatamente a lieto fine, quella avvenuta l’altra mattina in centro Biella. Una straniera di 32 anni voleva buttarsi dal ponte di Chiavazza, ma due carabinieri l’hanno vista e bloccata, salvandole la vita.

L’episodio è avvenuto poco dopo le 11. Non è ancora chiaro come la donna abbia raggiunto il ponte, quel che è certo è che, una volta arrivata sul viadotto, ha iniziato a guardare nervosamente di sotto, pronta – forse – ad uccidersi. Il caso però, ha per fortuna voluto che proprio in quegli istanti stesse passando in zona una pattuglia di Carabinieri appartenenti al comando stazione di Occhieppo. I militari hanno notato la donna, fermato l’auto e le si sono avvicinati. La 32enne si è confidata a lungo con loro, spiegando le motivazioni che l’avevano indotta a voler compiere un gesto tanto estremo. Le difficoltà quotidiane e una serie di piccoli problemi economici le pesavano come un macigno, togliendole ogni entusiasmo per la vita. Era pronta a farla finita, gettando nella disperazione il marito e i loro due figli.

I militari l’hanno lasciata sfogare e l’hanno calmata, poi hanno contattato il consorte, che – non appena ha saputo quanto era successo – si è precipitato sul posto.

Sul ponte, per competenza territoriale, è giunta anche una pattuglia della squadra Volanti della Questura di Biella. Gli agenti hanno raccolto i dati della donna, prima di consegnarla alle amorevoli cure del marito, affinchè la riportasse a casa.

«Il suicidio non è la ricerca della morte, ma una fuga dalla sofferenza. Ecco perchè sappiamo che possiamo intervenire per limitare il dolore». Il dottor Roberto Merli, psichiatra dell’Asl di Biella, lancia l’appello: «Cercare di farcela da soli non è una soluzione vincente: chi è in crisi ha bisogno di non restare solo. Per questo ricordiamo che, in caso di difficoltà, si può sempre far riferimento ai centri di salute mentale di Biella (via Campagnè, tel 015.8461477) e di Cossato in località Paruzza (tel: 015.98430906), che sono aperti cinque giorni alla settimana, da lunedì a venerdì dalle 8 alle 17,30. A questi due servizi si può accedere sia con l’impegnativa del medico di famiglia oppure in urgenza. In alternativa ci si può recare al Pronto Soccorso dell’ospedale “Degli Infermi” 24 ore su 24 per una consulenza psichiatrica al fine di gestire una condizione acuta di crisi».

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