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Cronaca

Truffatori si spacciano per volontari della Croce Rossa

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Continuano gli inganni e le truffe che si riproducono velocemente a causa della nostra, ormai, troppo citata crisi. Questa volta è stato il nome dei volontari della Croce Rossa a essere preso in prestito senza troppi complimenti da alcuni malintenzionati.

Continuano gli inganni e le truffe che si riproducono velocemente a causa della nostra, ormai, troppo citata crisi. Questa volta è stato il nome dei volontari della Croce Rossa a essere preso in prestito senza troppi complimenti da alcuni malintenzionati. Questi individui si facevano riconoscere, per l’appunto, come dei volontari della CRI per una raccolta fondi con lo scopo di acquistare una nuova autoambulanza. Nei giorni passati i truffatori si sono posizionati davanti ai supermercati e hanno abbindolato gli ignari passanti, che erano, invece, convinti di fare una buona e utile azione.

La Croce Rossa smentisce a gran voce il suo coinvolgimento nelle collette di questo tipo. «Quando la CRI organizza delle raccolte fondi – spiega Piero Massara, presidente della Croce Rossa –, lo comunica tramite volantini o comunicazioni sui giornali. Bisogna sempre diffidare delle iniziative di questo genere se non c’è stato alcun congruo preavviso. Chi si accorge di questi tentativi di truffa è caldamente invitato a comunicarlo a chi di dovere per limitare i danni che possono essere provocati dalle persone che si fingono volontari e che ingannano i cittadini in questo modo subdolo e disonorevole. In momenti terribili come questi è abbastanza consueto che ci siano dei balordi che si dedicano anche a operazioni del genere».

Ricordiamo che i volontari della CRI sono identificabili dal logo rosso della Croce Rossa su camice bianco, ma oltre a questo, prima di cadere nelle trappole dei truffatori, è meglio verificare la veridicità delle iniziative e non basarsi solo sulla parola che ormai sta perdendo sempre di più il suo originario valore “contrattuale”. Quindi, se non si è davvero sicuri a chi si sta devolvendo l’offerta è sempre meglio documentarsi prima di fare donazioni in buona fede.

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