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Cronaca

Stordita con il gas e rapinata

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Fatica a parlare e a raccontare i dieci minuti più terribili della sua vita. Tanta è la rabbia, la paura e il senso di vuoto che rimane dopo essere stata derubata di tutto. Dei soldi, dei ricordi e della fiducia. Maria, chiameremo così la protagonista di questa brutta storia, è una donna in gamba.   Ha 78 anni. Vive in una bella casa circondata da un parco. E’ sola da quando è mancato il marito; i suoi due figli abitano a qualche chilometro di distanza con le rispettive famiglie. Domenica mattina verso le 9 stava preparandosi per uscire a fare una passeggiata. Era ancora in pigiama quando la sua attenzione è stata attirata all’esterno della abitazione dove c’era qualcuno che discuteva.

“Mio figlio spesso si raccomanda con me dicendo ‘Mamma non aprire mai agli sconosciuti, c’è un sacco di gente pronta ad ingannarti’. Sono sempre stata certa che se fosse accaduto a me non ci sarei cascata – afferma con il volto perso nel vuoto e le guance solcate dalle lacrime –  che sarei rimasta dietro alla porta, al sicuro e avrei chiamato i carabinieri. Ma oggi sono qui, con le gambe che tremano ancora e la testa frastornata a raccontare quello che non avrei mai creduto potesse succedermi”.

Maria, infatti, attirata dalle voci che provenivano dall’esterno, si è affacciata alla porta. Non ha aperto. Fuori casa c’erano due uomini, uno alto e con la barba, l’altro piuttosto minuto. Erano  vestiti con un giubbotto con bande laterali catarifrangenti. Gesticolavano, parevano allarmati. “Ho chiesto loro cosa stesse succedendo  rimanendo al sicuro dietro la grata di ferro  – dice Maria con voce flebile -. I due in un italiano perfetto mi hanno spiegato che c’era stata una perdita di mercurio nell’acqua. Che la situazione era molto pericolosa  ed era necessario il loro intervento immediato. Erano molto convincenti. Ho iniziato subito a tossire e ad avvertire un senso di bruciore terribile alla gola. Il fiato si è fatto corto, mi sono spaventata perchè non riuscivo a capire cosa mi stesse accadendo. Senza che mi accorgessi mi avevano spruzzato in viso una bomboletta contenente gas. “Apra, apra subito!” – urlavano quei due -. Non ho capito più nulla e ho allentato il chiavistello”.

Sono stati momenti molto concitati. Entrati in casa uno dei due giovani ha intimato alla donna di radunare tutto l’oro, l’argento e le banconote che aveva in casa, poi l’ha accompagnata nella tavernetta dicendole di non muoversi perchè era pericoloso. “Ho aperto la cassaforte e ho consegnato loro tutto il contenuto – spiega la donna – Mi hanno portato via 6 chili di argenteria, una collezione preziosa di statuette d’avorio, i monili d’oro che mi ha regalato mio marito nel corso di una vita e tante altre cose di valore”.

Il colpo messo a segno ha fruttato ai malviventi la bella cifra di 60 mila euro. Un furto  durato non più di 10 minuti. Mentre la donna era rinchiusa in una stanza al piano sottostante, i due malviventi hanno aperto il cancello e si sono introdotti nel giardino con un furgone di colore blu. Hanno caricato velocemente il mezzo con tutta la refurtiva e se ne sono andati facendo perdere le proprie tracce.

Un’esperienza davvero terribile che Maria difficilmente potrà cancellare. “L’unica consolazione è quella che oggi sono ancora qui a raccontarla – afferma – fortunatamente non si sono accaniti su di me. Hanno trovato quello che cercavano e se ne sono andati”

Elisabetta Ferrari

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