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Cronaca

Sono almeno 30 le ragazzine adescate su Facebook dal 49enne di Cossato

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Aveva creato un falso profilo su Facebook e spacciandosi per una adolescente cercava di adescare ragazzine sui social network, per poi proporsi come “schiavo” in cambio di denaro, sigarette o ricariche telefoniche.

Aveva creato un falso profilo su Facebook e spacciandosi per una adolescente cercava di adescare ragazzine sui social network, per poi proporsi come “schiavo” in cambio di denaro, sigarette o ricariche telefoniche. Nella sua trappola sono finite almeno una trentina di ragazzine, una di loro avrebbe solo 14 anni. Sono accuse pesanti quelle mosse nei confronti di Roberto B., un 49enne residente nel Cossatese, tanto pesanti da far scattare l’arresto per induzione alla prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.

L’uomo avrebbe creato un falso profilo su Facebook, presentandosi come una ragazzina. Attraverso questa pagina avrebbe si sarebbe poi messo in contatto con le giovanissime. Le vittime erano quindi convinte di avere a che fare con una coetanea, in realtà dall’altra parte, dietro allo schermo, c’era il cinquantenne. La falsa adolescente raccontava alla ragazza contattata di un uomo desideroso di essere schiaffeggiato e di ricevere trattamenti “passivi”, in cambio di un corrispettivo. Stando a quanto si apprende, si tratterebbe dunque di un soggetto masochista. Una volta fornito loro il numero di telefono, veniva organizzato un appuntamento in un luogo isolato, dove l’indagato proponeva sigarette, piccole somme di denaro o ricariche telefoniche. In cambio le ragazzine avrebbero dovuto picchiarlo.
Nel corso dell’indagine, gli agenti hanno anche perquisito la sua abitazione, dove sarebbe stato trovato materiale pedopornografico.

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