Cronaca
Ragazzo picchiato, domiciliari all’aggressore
«Abbiamo chiesto che nella peggiore delle ipotesi gli vengano concessi gli arresti domiciliari». E’ stata accolta l’istanza avanzata ieri mattina dall’avvocato Massimo Pozzo, che assiste Nicholas Di Silvio, il giovane biellese finito in carcere con l’accusa di aver aggredito e ferito gravemente un altro ragazzo.
«Abbiamo chiesto che nella peggiore delle ipotesi gli vengano concessi gli arresti domiciliari». E’ stata accolta l’istanza avanzata dall’avvocato Massimo Pozzo, che assiste Nicholas Di Silvio, il giovane biellese finito in carcere con l’accusa di aver aggredito e ferito gravemente un altro ragazzo.
Il ventenne è stato sottoposto a interrogatorio di garanzia. Lo studente ha cercato di collaborare rispondendo alle domande del giudice per le indagini preliminari Claudio Passerini.
«Ha fornito – spiega l’avvocato Pozzo – una propria ricostruzione dei fatti, aggiungendo di essere molto dispiaciuto per le conseguenze subite dalla persona offesa, che paiono essere gravi».
Il diciassettenne, infatti, dopo essere stato colpito con schiaffi e pugni, rischia di avere danni permanenti all’occhio sinistro.
L’aggressione
I fatti risalgono allo scorso fine settimana. Stando a quanto ricostruito finora, il diciassettenne si trovava in piazza Vittorio Veneto, insieme ad alcuni amici. Aspettava la navetta che li avrebbe portati in una discoteca fuori provincia. Il ventenne, in compagnia della fidanzata, stava invece mangiando un boccone poco distante. Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato la violenza, ma a un certo punto il presunto aggressore si è avvicinato e lo ha colpito con un paio di schiaffi e tre pugni, per poi allontanarsi poco dopo.
L’adolescente, gravemente ferito agli occhi, è stato soccorso prima dagli amici poi dai carabinieri e dal 118. Accompagnato all’ospedale di Biella, è stato trasferito nelle ore successive al Maggiore di Novara. La prognosi è stata di oltre 40 giorni.
L’indagine
Grazie alle testimonianze degli amici, i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della procura di Biella, coordinati dal maresciallo Tindaro Gullo, sono risaliti quasi subito all’identità di Di Silvio, studente, sportivo, che fino a oggi non era mai rimasto coinvolto in episodi di cronaca. Nei suoi confronti, vista la gravità dell’episodio, nei giorni successivi il pm Maria Serena Iozzo ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere. I carabinieri si sono quindi presentati a casa sua, l’hanno arrestato perché sospettato di lesioni personali gravissime e condotto nel carcere di via dei Tigli.
La richiesta di domiciliari
In attesa che l’indagine si concluda, il difensore del ventenne ha chiesto per lui una misura meno afflittiva. Almeno i domiciliari.
«Abbiamo avanzato un’istanza di revoca della custodia cautelare in carcere – confermava nel primo pomeriggio di ieri il legale – anche alla luce del fatto che si tratta di una persona incensurata. Adottare la misura più estrema nei suoi confronti, in questo momento, ci sembra sproporzionato».
Il fascicolo è quindi tornato in procura, per il parere del pm. Poche ore dopo è arrivato il via libera del giudice che ha concesso al giovane gli arresti domiciliari nella casa in cui vive insieme ai genitori.
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