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Cronaca

Ragazzina violentata durante le sedute sataniche

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Orrore a Torino. Una ragazza minorenne è stata violentata per mesi da tre uomini durante una sorta di “riti satanici”. La studentessa si sottoponeva alle sedute “curative” di un santone, forse anche sotto l’influenza di sostanze che le venivano somministrate, che terminavano con lo stupro. Alla fine la ragazza ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai genitori e ha denunciato i suoi stupratori. Con l’accusa di violenza di gruppo sono stati arrestati dalla Squadra mobile il santone Paolo Meraglia, 69 anni, il complice Biagino Viotti, un pensionato di 73 anni che metteva a disposizione una mansarda per i “riti”, e un giovane di 19 anni la cui madre avrebbe addirittura assistito alle violenze.

La vittima, che nelle “cerimonie” incarnava il ruolo di “vestale” (Meraglia era il “maestro”, altri svolgevano i compiti di “apostolo”, “ancelle” o “catalizzatori”), quando ancora aveva 15 anni era stata indotta a prendere parte alle sedute “curative” che però si concludevano con lo stupro alla presenza di più persone. La ragazza, assieme al fidanzato di vent’anni e alla madre di lui, aveva preso a frequentare l’abitazione del presunto “mago”, originario di Gioia del Colle. L’uomo aveva convinto l’adolescente di essere vittima di forti negatività e di avere bisogno di sottoporsi a riti di purificazione attraverso rapporti sessuali, anche di gruppo, che si svolgevano sotto l’effetto di sostanze che semi-narcotizzavano la studentessa.

Orrore a Torino. Una ragazza minorenne è stata violentata per mesi da tre uomini durante una sorta di “riti satanici”. La studentessa si sottoponeva alle sedute “curative” di un santone, forse anche sotto l’influenza di sostanze che le venivano somministrate, che terminavano con lo stupro. Alla fine la ragazza ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai genitori e ha denunciato i suoi stupratori. Con l’accusa di violenza di gruppo sono stati arrestati dalla Squadra mobile il santone Paolo Meraglia, 69 anni, il complice Biagino Viotti, un pensionato di 73 anni che metteva a disposizione una mansarda per i “riti”, e un giovane di 19 anni la cui madre avrebbe addirittura assistito alle violenze.

La vittima, che nelle “cerimonie” incarnava il ruolo di “vestale” (Meraglia era il “maestro”, altri svolgevano i compiti di “apostolo”, “ancelle” o “catalizzatori”), quando ancora aveva 15 anni era stata indotta a prendere parte alle sedute “curative” che però si concludevano con lo stupro alla presenza di più persone. La ragazza, assieme al fidanzato di vent’anni e alla madre di lui, aveva preso a frequentare l’abitazione del presunto “mago”, originario di Gioia del Colle. L’uomo aveva convinto l’adolescente di essere vittima di forti negatività e di avere bisogno di sottoporsi a riti di purificazione attraverso rapporti sessuali, anche di gruppo, che si svolgevano sotto l’effetto di sostanze che semi-narcotizzavano la studentessa.

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