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Cronaca

Operazione “Staff leasing”, denunciati 78 titolari di imprese funebri

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I Finanzieri della Compagnia di Biella, a conclusione di una vasta e articolata indagine volta al contrasto dell’evasione fiscale e del lavoro irregolare, hanno scoperto un innovativo fenomeno di illecita somministrazione di manodopera che era stata ideata da due società operanti sul territorio biellese nel settore delle onoranze funebri e che si perpetrava già da diversi anni.

I Finanzieri della Compagnia di Biella, a conclusione di una vasta e articolata indagine volta al contrasto dell’evasione fiscale e del lavoro irregolare, hanno scoperto un innovativo fenomeno di illecita somministrazione di manodopera che era stata ideata da due società operanti sul territorio biellese nel settore delle onoranze funebri e che si perpetrava già da diversi anni.

“Le due aziende biellesi – spiegano dal comando di via Addis Abeba, al termine dell’operazione condotta dai militari del capitano Valerio Mastropietro -, anche se ufficialmente risultavano imprese di onoranze funebri, di fatto operavano come vere e proprie Agenzie interinali del Lavoro, somministrando manodopera, con mansioni di “portantini funebri”, pur non essendo iscritte all’Albo Informatico delle Agenzie del Lavoro istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed in contrasto con la vigente normativa, che punisce penalmente sia chi somministra, sia chi utilizza manodopera fornita da un soggetto non autorizzato”.

Infatti, secondo i finanzieri, oltre ad impiegare lavoratori in realtà privati dei diritti e delle garanzie riconosciute al personale regolarmente assunto, si svincolavano da tutti gli obblighi previdenziali ed assistenziali.

L’operazione denominata “STAFF LEASING”, conclusa in pochi mesi di indagini, trae origine da un controllo fiscale di “routine”, intrapreso nei confronti di un’impresa funebre, “da cui si appurava che la stessa era addirittura senza dipendenti e che per l’esecuzione dei propri servizi si rivolgeva a due false società di collocamento biellesi per “affittare” portantini a basso costo e, soprattutto, meno oneroso ai fini previdenziali ed assistenziali”.

Sulla base dell’esito di tale controllo, anche allo scopo di tutelare i lavoratori illecitamente impiegati, sono state avviate verifiche fiscali nei confronti delle due società biellesi “di collocamento” che hanno fatto emergere un vero e proprio tariffario della manodopera da somministrare. Di notevole aiuto alle indagini, oltre alla documentazione ufficiale, è stato il rinvenimento, nel corso di un accesso presso gli uffici amministrativi di una società, di un “quaderno extracontabile”, in un armadio, in cui erano annotati giornalmente sia il numero dei portantini forniti, sia l’impresa funebre committente. La richiesta di manodopera era tanto elevata che l’attività “interinale” delle due imprese si era ben ramificata, oltre che nel territorio biellese, anche nelle provincie di Vercelli, Novara, Torino, Varese, Verbania, Pavia, Milano, Asti, Massa ed Alessandria, con l’utilizzo di un cospicuo numero di “portantini” funebri, costituito principalmente da privati inquadrati, impropriamente, come lavoratori occasionali, i quali secondo la finanza venivano reclutati mediante la stipula di falsi contratti di lavoro autonomo.

A conclusione delle indagini, sono 80 le persone denunciate a vario titolo all’Autorità Giudiziaria, di cui due, principali artefici dell’illecito accertato, per aver svolto in modo abusivo un’attività di agenzia di somministrazione di lavoro, e 78 i titolari delle imprese funebri, per avere illecitamente utilizzato personale fornito da soggetti non autorizzati. Nei confronti delle due società biellesi di collocamento abusive, i finanzieri hanno constatato un’Iva evasa per 200 mila euro, a fronte di corrispettivi percepiti non assoggettati a imposta, sfruttando indebitamente l’esenzione prevista per l’attività propria di agenzia funebre.

Oltre alle sanzioni tributarie, in capo agli amministratori delle due società somministratrici ed ai titolari delle imprese funebri utilizzatrici di manodopera, è scattata la segnalazione alla Direzione Territoriale del Lavoro di Biella, per l’applicazione di un’ammenda pari a oltre 2 milioni di euro, suddivisa tra somministratori ed utilizzatori, per l’illecito impiego di quasi 100 portantini in 6mila giornate lavorative.

“Analoga segnalazione – concludono dalla Finanza – è stata inoltrata sia all’INPS che all’INAIL, per i mancati adempimenti previdenziali ed assistenziali a favore dei lavoratori irregolarmente utilizzati. Inoltre, sono ancora in corso ulteriori indagini mirate ad impedire simili comportamenti fraudolenti, in materia di somministrazione di manodopera abusiva, oltre che nel biellese anche in altre provincie piemontesi e lombarde”.

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