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Cronaca

Non paga gli alimenti al figlio, finisce in carcere

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Sabato scorso un cuoco di 45 anni, residente a Biella, è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato a causa di un mandato di arresto europeo emesso dalla Germania. Gli viene contestato il mancato versamento degli alimenti al figlio avuto dall’ex compagna tedesca.

Sabato scorso un cuoco di 45 anni, residente a Biella, è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato a causa di un mandato di arresto europeo.

Il reato che gli viene contestato sarebbe stato commesso in Germania. Sembra, infatti, che ad aprirgli le porte della casa circondariale di via dei Tigli sia stato il mancato pagamento degli alimenti, dovuti al figlio avuto dalla ex compagna tedesca. Uno stop temporaneo legato, pare, alla perdita del lavoro, per una cifra complessiva di 2mila euro non versati.

Il mandato di arresto europeo (detto M.A.E.) consiste in una decisione emessa da uno Stato membro della Comunità Europea in vista dell’arresto o della consegna da parte di uno Stato membro di una persona ricercata ai fini dell’esercizio di un’azione penale, dell’esecuzione di una pena, ovvero dell’esecuzione di una misura di sicurezza privativa della libertà.

Martedì l’uomo si è recato a Torino per l’udienza di convalida davanti alla Corte di Appello, che lo ha rimesso in libertà concedendogli una misura cautelare meno restrittiva: l’obbligo di firma.

Il cuoco, incensurato ed a maggior ragione colto completamente di sorpresa dall’arresto, rischia tuttavia di finire nuovamente in cella in Germania in attesa del processo.

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