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Cronaca

“Mi ha aggredito con un coltello”

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«Sì, è vero, l’ho picchiato, ma solo per difendermi, perché lui ha tentato di aggredirmi armato di coltello».

«Sì, è vero, l’ho picchiato, ma solo per difendermi, perché lui ha tentato di aggredirmi armato di coltello». A parlare è Tomasz Gawelek, il piccolo imprenditore edile 43enne residente a Masserano che nei giorni scorsi è rimasto coinvolto in un fatto di cronaca. Il muratore, accusato di aver malmenato un uomo dal quale è diviso da vecchie ruggini, vuole dare la propria versione dei fatti.
«Sui giornali – spiega – è stato scritto che io e altre due persone lo abbiamo picchiato. In realtà gli unici coinvolti siamo stati io e lui. Quel giorno, in precedenza, avevo già chiamato i carabinieri tre volte, esasperato dalle continue provocazioni del mio vicino di casa. Quando è arrivato a minacciarmi e a tentare di aggredirmi con un coltello, mi sono difeso e ho alzato le mani su di lui, nel frattempo i miei familiari chiamavano il 112». Il vicino di casa ha avuto la peggio ed è rimasto seriamente ferito e sanguinante in seguito ai colpi ricevuti. Sul posto, oltre ai militari, è quindi intervenuto anche il 118 che ha accompagnato l’uomo all’ospedale affinché ricevesse tutte le cure necessarie. Il 43enne è stato denunciato per lesioni personali gravi. «Si è presentato con un coltello in mano – ribadisce Tomasz -, ho anche delle foto che lo dimostrano. Cosa avrei dovuto fare? Io innanzitutto penso a difendere la mia famiglia, sono padre di tre figli, devo proteggerli. Con quest’uomo abbiamo problemi da tempo. E’ una provocazione continua. Ci fa dispetti quotidianamente. Lunedì si è di nuovo presentato davanti a casa. Era aggressivo e questa volta aveva una lama in mano. Noi abbiamo chiamato i carabinieri, ma nel frattempo ho reagito per evitare che ci facesse del male. Vivo e lavoro qui ormai da dodici anni, non ho mai avuto problemi. Vorrei solo poter avere un’esistenza tranquilla».
Sull’episodio stanno  indagando i carabinieri di Masserano. Il coltellino è stato sequestrato. Starà ora ai militari e all’autorità giudiziaria capire chi abbia aggredito chi e ricostruire come siano effettivamente andati i fatti, confrontando le due diverse versioni delle persone coinvolte. Il vicino, infatti, sostiene che il coltello fosse loro, non suo.
Nel frattempo anche il sindaco si è detto dispiaciuto e stupito per quanto successo: «Per come conosco entrambi, sono due brave persone».

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