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Cronaca

Mancano i soldi, tunnel chiusi dal primo luglio

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La bomba ieri è scoppiata. Nessuna vera decisione è stata presa nel corso dell’incontro tra Sindaci e Prefetto, il che significa che La Cossato- Valle Mosso e il tunnel  di corso San Maurizio saranno chiusi dal 1°luglio. 

La bomba ieri è scoppiata. Nessuna vera decisione è stata presa nel corso dell’incontro tra Sindaci e Prefetto, il che significa che La Cossato- Valle Mosso e il tunnel  di corso San Maurizio saranno chiusi dal 1°luglio.  Al momento attuale non ci sono infatti i fondi necessari per la manutenzione.  Per questa ragione, alcuni sindaci presenti si sono presi alcuni giorni di tempo per decidere se, come avvenuto lo scorso febbraio,  stanziare altri fondi comunali per mantenere le gallerie aperte.

Intanto già nei giorni scorsi le gallerie provinciali resteranno chiuse per qualche ora a causa di verifiche. Un segnale che non promette nulla di buono.

 

La chiusura dei tunnel è dovuta all’enorme buco delle casse provinciali, che ha raggiunto i 58 milioni di euro. Il commissario, durante la sua relazione sul bilancio, ha messo in luce come occorrano circa 11 milioni, in tempi brevissimi, per provare a pareggiare conti. 
La possibilità di una chiusura  era stata paventata già nei mesi scorsi e sempre per le medesime cause, ma allora i sindaci dei comuni biellesi erano intervenuti tramite il Consorzio, pagando una quota in rapporto agli abitanti per garantirne la fruibilità. Soluzione quest’ultima che in ogni caso non sarebbe nient’altro che un provvedimento tampone.
«Abbiamo chiesto il nulla osta al commissario – spiega il sindaco di Mongrando Tony Filoni – cosicchè i comuni che ne hanno la possibilità economica possano poter intervenire direttamente su strade e altre infrastrutture provinciali». Il problema vero, infatti, è che la Provincia o viene definitivamente abolita e quindi, di conseguenza, le sue deleghe trasferite alla regione e ai comuni, altresì la situazione, come dimostrano queste ore, è completamente ingestibile.
Tuttavia il tunnel è solo una delle numerose problematiche che potrebbero scattare già nei prossimi mesi. Con la riapertura delle scuole e l’arrivo della stagione invernale mancheranno i soldi per il riscaldamento nelle aule e per la manutenzione delle strade, soprattutto in caso di forti nevicate.

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