Cronaca
L’ultimo commosso saluto a “Santin”
E’ stato celebrato lunedì pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo, a Ponderano, il funerale di Sante Steni, l’81enne scomparso sabato scorso a causa di un arresto cardiaco. A salutarlo per l’ultima volta c’era un folto numero di persone, oltre ai suoi cari, tanti amici e molti semplici conoscenti.
E’ stato celebrato lunedì pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo, a Ponderano, il funerale di Sante Steni, l’81enne scomparso sabato scorso a causa di un arresto cardiaco. A salutarlo per l’ultima volta c’era un folto numero di persone, oltre ai suoi cari, tanti amici e molti semplici conoscenti.
La notizia della sua morte ha destato profondo cordoglio in paese. Sante, soprannominato da tutti “Santin”, era una figura molto conosciuta. Da molti anni si trovava in pensione, dopo aver trascorso una vita da operaio. Lo si vedeva tutti i giorni in piazza Mazzini a chiacchierare con i suoi inseparabili amici. Quotidianamente nascevano discussioni, naturalmente simpatiche, legate alla politica ma soprattutto allo sport. Parlava spesso e con orgoglio di suo nipote Ettore, il giovane portiere biellese che ha militato anche nel Novara in serie B.
Era una persona che conosceva a fondo il paese, anche nei minimi particolari. Con il suo modo di fare sempre sorridente e scherzoso, quando si fermava qualche automobilista per chiedere un’informazione, lui era il primo a fornirgliela, e se poteva lo intratteneva con qualche battuta scherzosa.
«Con lui se n’è andato via un pezzo di storia di Ponderano – commenta il panettiere Franco Zangirolami -. La nostra è stata un’amicizia di oltre 50 anni. Santin era un uomo speciale. Ricordo che quando veniva nel mio forno lo si sentiva sin da fuori con quella voce inconfondibile e il suo accento veneto. Non era il classico cliente che entrava a comperare il pane e andava via. Lui mi teneva compagnia e attaccava bottone con tutti i clienti di passaggio. Era simpatico e molto gentile. Se qualcuno aveva bisogno di aiuto o qualche consiglio non si tirava mai indietro. Quando ho appreso la notizia della sua morte – conclude Franco -, per me è stato un grosso dispiacere. Il pensiero di andare in piazza e non vederlo più, mi rattrista veramente tanto».
Alle sue parole fanno eco anche quelle dell’ex sindaco Franco Vallivero: «Santin è una di quelle figure molto note che non possono per nessun motivo essere dimenticate. La sua presenza non mancava mai, partecipava alla vita attiva del paese, lo si vedeva tutte le domeniche a Messa e durante le feste. Era un uomo, come si suol dire, di vecchio stampo. In questo brutto momento di dolore, mi stringo a tutta la sua famiglia».
Sante, ha lasciato nel dolore la moglie Josè Maria, i figli Patrizia, Franco ed il fratello Gardenio e la sorelle Ivana, Mirella e Adriana.
Mauro Pollotti
paesi@nuovaprovincia.it
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