Cronaca
Iris vs Montoro, il giudice archivia il procedimento
Il presidente del Gruppo Eurotrend, Francesco Montoro, non ha utilizzato toni aggressivi e allusivi nei confronti di Isabella Scaramuzzi. Lo ha stabilito il giudice Claudio Passerini che ha archiviato il procedimento a carico dell’imprenditore biellese, innescato da una denuncia per diffamazione a seguito di un articolo apparso sul bisettimanale La Nuova Provincia di Biella.
Il presidente del Gruppo Eurotrend, Francesco Montoro, non ha utilizzato toni aggressivi e allusivi nei confronti di Isabella Scaramuzzi. Lo ha stabilito il giudice Claudio Passerini che ha archiviato il procedimento a carico dell’imprenditore biellese, innescato da una denuncia per diffamazione a seguito di un articolo apparso sul bisettimanale La Nuova Provincia di Biella.
Nell’intervista, pubblicata nel gennaio 2012, Montoro contestava duramente il modo in cui vengono appaltati i lavori dall’Iris, il Consorzio intercomunale che gestisce i servizi socio assistenziali, di cui Scaramuzzi è presidente. In particolare il presidente di Eurotrend puntava l’indice sull’esclusione della sua Cooperativa da alcuni bandi per l’affidamento di servizi per alunni disabili affermando che le gare organizzate dall’Iris «sarebbero gestite in modo strumentale per far vincere i “soliti noti” e con lo scopo di escludere volontariamente Eurotrend dalla partecipazione alle gare».
Parole che non sono piaciute a Isabella Scaramuzzi che ha presentato querela nei confronti dell’imprenditore. Difesa dall’avvocato Sandro Delmastro, ha proposto opposizione alla richiesta di archiviazione del pubblico ministero, chiedendo la prosecuzione delle indagini o l’imputazione coatta. Richiesta di archiviazione che invece è stata accolta dal giudice che ha osservato: “Le affermazioni riportate in querela e nell’atto di opposizione, costituiscono forma di esercizio del diritto di critica giornalistica, pur accesa, nulla rinvenendosi che possa essere ricollegato ad un’azione che “trascenda ad attacchi personali, diretti a colpire, su un piano individuale, senza alcuna finalità di pubblico interesse, la figura morale del soggetto criticato” ma rinvenendosi unicamente un’accesa polemica, avente ad oggetto sempre gli interessi della comunità di riferimento”.
Soddisfatto Francesco Montoro. «Ora – dice – sono curioso di vedere chi pagherà le spese legali. Io pagherò personalmente le mie perché non voglio certo gravare sulle casse della cooperativa. Mi auguro che la signora Scaramuzzi faccia lo stesso. Dopo avere presentato querela si è addirittura opposta al provvedimento di archiviazione. Se le fatture degli avvocati fossero saldate dal consorzio Iris, mi sentirei davvero preso in giro. Perché pagherei due volte. La prima per difendermi da un reato che non ho commessso, la seconda come contribuente, in quanto l’Iris è un consorzio pubblico. Spero proprio che non sia così e spero che qualcuno chieda conto al presidente delle sue scelte».
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