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Cronaca

Ho tentato il suicidio e ora tutti hanno vergogna di me

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Caro direttore, penso che, da un mese a questa parte, in 37 anni della mia vita, non mi sia mai sentita più sola. Oggi è il settimo anniversario della morte di mia sorella e, se si vuole aggiungere, tre settimane fa ho tentato di togliermi la vita. Dopo un gesto così e due settimane in psichiatria, mi hanno tutti lasciata da sola come se avessi la peste o altra malattia contagiosa.

Caro direttore, penso che, da un mese a questa parte, in 37 anni della mia vita, non mi sia mai sentita più sola. Oggi è il settimo anniversario della morte di mia sorella e, se si vuole aggiungere, tre settimane fa ho tentato di togliermi la vita. Dopo un gesto così e due settimane in psichiatria, mi hanno tutti lasciata da sola come se avessi la peste o altra malattia contagiosa.

Beh, a parte mio marito nessun’altro mi è stato vicino! Come si fa a guarire dalla voglia di non vivere se si è soli? La risposta è che non si può, perché non basta lo psichiatra, non bastano le pillole né  cercare la forza in sé stessi! Manca l’amore per il prossimo, il perdono per gli errori commessi, la comprensione e compassione, la fiducia che quella persona col mal di vivere ce la possa fare a guarire.

Poi ti viene da pensare. Perché tutta questa indifferenza? Perché ora quando talune persone mi parlano lo fanno con odio e cattiveria? Perché si vergognano del gesto che ho fatto? Perché non sono morta? Lì avrei trovato finalmente la pace e la serenità che qui in terra non ho!

La lettera integrale verrà pubblicata sulla Nuova Provincia di Biella in edicola domani

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