Cronaca
“Fermate il teppista della funicolare”
«Dopo il pestaggio tutto è rimasto come prima. Non so voi, ma io non ci sto».
Sono le parole di Luca Grosso, biellese che nei giorni scorsi ha preso la funicolare di sera per salire al Piazzo
«Dopo il pestaggio tutto è rimasto come prima. Non so voi, ma io non ci sto».
Sono le parole di Luca Grosso, biellese che nei giorni scorsi ha preso la funicolare di sera per salire al Piazzo. Un percorso che dovrebbe essere tranquillo e rilassante, ma non se tra i compagni di viaggio c’è la “coppia terribile”. Stiamo parlando di un 32enne biellese, volto noto alle forze dell’ordine e a parecchi cittadini, e della sua fidanzata, che negli ultimi mesi hanno fatto più volte parlare di loro. Prima la violenta aggressione ai danni di un uomo che sulla funicolare si era permesso di chiedergli di spegnere la sigaretta, poi, la scorsa settimana, la reazione violenta nei confronti dei carabinieri giunti ai giardini Zumaglini per consegnargli una notifica. In mezzo, grigliate abusive sempre ai giardini, abituale luogo di ritrovo per lui e altri “soliti noti”, altre aggressioni mai denunciate (una ai danni di un egiziano che gli aveva intimato di smetterla di danneggiare le fioriere sul ponte del Piazzo) e più d’un battibecco con i passanti. Non solo i due giovani hanno ormai acquisito una sorta di “diritto sostanziale” a viaggiare sulla funicolare senza pagare il biglietto. Gli stessi dipendenti Atap non gli chiedono più nulla “per evitare grane o problemi più seri”.
«Di ritorno da un viaggio di lavoro, con mia moglie, vado al Piazzo – ha raccontato Grosso, chiedendo l’intervento del sindaco Cavicchioli che ha ammesso e ribadito che la situazione va risolta -. Come sempre prendo la funicolare. Ore 21 entro. Dopo qualche secondo, sento vociare in lontananza, insulti, urla. Arrivano un ragazzo e una ragazza, direi brilli o fatti. Facile fare uno più uno, sono quelli del pestaggio di qualche settimana fa. Lui entra con cane e sigaretta accesa. Lo guardo, la butta e chiede scusa. Entra lei con l’altro cane e lo mette a sedere sulle seggiole. Bevono birra e sparano parolacce a raffica. Arrivati al Piazzo, passano senza pagare e vanno via. Così tutte le sere, ci dice l’addetto alla biglietteria».
Lo sfogo su Facebook del passeggero dell’altra sera non è un caso isolato. Altri residenti del Piazzo sono parecchio preoccupati dall’assidua presenza della coppia in questione, spesso e volentieri in preda ai fumi dell’alcol. Stesso clima ai giardini Zumaglini dove la coppia, insieme ad altri “soliti noti”, bivacca tutto il giorno, creando non pochi disordini. A rimetterci però sempre i cittadini, privati della libertà di muoversi in sicurezza tra le strade del centro. Prendere la funicolare in compagnia di un bambino o portare il proprio figlio ai giardini per correre e giocare diventa pericoloso. Una situazione insostenibile e inaccettabile che ricalca più l’atmosfera delle periferie degradate di Milano o Torino piuttosto che di una tranquilla provincia come la nostra. Nei confronti del 32enne e dei suoi compagni polizia e carabinieri hanno sempre preso tutti i provvedimenti possibili, dalle denunce ai fermi e agli arresti qualora ce ne fossero i presupposti. Dal punto di vista amministrativo e giudiziario sono stati utilizzati tutti gli strumenti a disposizione delle forze dell’ordine. Ovviamente però ci sono leggi e tempi da rispettare. Nel frattempo controlli e prevenzione, in particolare nella zona della funicolare, sono stati aumentati. Nonostante ciò, la percezione di molti è che la situazione sia sempre uguale.
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