Cronaca
Fausto Zola sta meglio
Sta meglio Fausto Zola ma ancora non è stato dimesso dall’ospedale dove è stato ricoverato d’urgenza due settimane fa. «È uscito dalla terapia intensiva ma credo ci vorranno ancora una ventina di giorni prima che possa tornare a casa» è l’aggiornamento sulle sue condizioni dato dalla moglie Cristina. L’uomo, 32 anni, è titolare della Nautica Zola di Viverone. Due venerdì fa stava lavorando in officina quando una fiammata improvvisa è divampata dal motore della barca che stava riparando, procurandogli gravi ustioni su volto e braccia. L’incidente ha costretto al trasporto d’urgenza in elicottero fino al Cto di Torino, dove è rimasto qualche giorno in terapia intensiva. Chiaro fin da subito che il danno più grave non erano le ustioni, bensì la frattura che si era procurato al gomito cadendo malamente dalla pedana porta barca su cui stava lavorando.
Sta meglio Fausto Zola ma ancora non è stato dimesso dall’ospedale dove è stato ricoverato d’urgenza due settimane fa. «È uscito dalla terapia intensiva ma credo ci vorranno ancora una ventina di giorni prima che possa tornare a casa» è l’aggiornamento sulle sue condizioni dato dalla moglie Cristina. L’uomo, 32 anni, è titolare della Nautica Zola di Viverone. Due venerdì fa stava lavorando in officina quando una fiammata improvvisa è divampata dal motore della barca che stava riparando, procurandogli gravi ustioni su volto e braccia. L’incidente ha costretto al trasporto d’urgenza in elicottero fino al Cto di Torino, dove è rimasto qualche giorno in terapia intensiva. Chiaro fin da subito che il danno più grave non erano le ustioni, bensì la frattura che si era procurato al gomito cadendo malamente dalla pedana porta barca su cui stava lavorando.
«È proprio per il gomito che i tempi si stanno allungando. Le bruciature fanno ancora male ma stanno lentamente guarendo. Il gomito invece deve aspettare: per poter operare è necessario che la pelle si rimargini meglio e per quello non resta portare pazienza». Ma a quanto pare Fausto è uomo di buon carattere e sta reagendo bene alla sventura che gli è capitata. «Le visite sono un po’ limitate, ma almeno adesso oltre ai parenti anche gli amici più stretti possono venire a salutarlo. Il reparto è molto tranquillo e riservato, non possono entrare troppe persone tutte insieme».
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