Cronaca
Estorsione ai danni di un geometra: denunciati due uomini
“Vi spacco le gambe, vi brucio i camion”. Prima hanno minacciato le segretarie e l’amministratore delegato della Viabit. Poi hanno alzato il tiro e sono riusciti a farsi consegnare un assegno da 5mila euro da un geometra dell’azienda.
“Vi spacco le gambe, vi brucio i camion”. Prima hanno minacciato le segretarie e l’amministratore delegato della Viabit. Poi hanno alzato il tiro e sono riusciti a farsi consegnare un assegno da 5mila euro da un geometra dell’azienda.
Sono due gli uomini denunciati dai carabinieri del maresciallo Tindaro Gullo al termine dell’indagine coordinata dal sostituto procuratore Maria Serena Iozzo. Si tratta di un imprenditore di origini calabresi e del suo socio ligure, entrambi indagati per estorsione. Insieme a loro, per favoreggiamento (in quanto avrebbe confermato la versione falsa fornita dai due uomini), è finita nei guai una donna di Andorno Micca.
I fatti risalgono allo scorso anno. La Viabit di Dorzano aveva subappaltato alla ditta dei due denunciati alcuni lavori – per circa 20mila euro – nell’ambito degli appalti di cui si stava occupando a Carisio (operazione da 300mila euro su un immobile del Comune) e a Graglia (l’intervento da 750mila euro sulla scuola di Valle).
Prima di saldare il dovuto, l’azienda biellese ha chiesto una serie di documenti, autorizzazioni e certificazioni alla ditta che aveva eseguito gli interventi. Materiale che quest’ultima non è stata in grado di fornire. A quel punto il pagamento è rimasto in stand-by e sono iniziate le minacce.
Le segretarie della Viabit per un certo periodo sarebbero addirittura arrivate a farsi accompagnare al lavoro dai rispettivi mariti. Per paura.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, non riuscendo nemmeno in questo modo a far cedere l’azienda, i due soci hanno preso di mira il geometra. Uno dei due uomini alla fine è riuscito a farsi consegnare un assegno da 5mila euro dal professionista. Sono quindi entrate in azione le forze dell’ordine. La segnalazione è arrivata in procura nei primi giorni di dicembre. A distanza di poco più di due mesi, dopo aver raccolto numerosi elementi e ascoltato diversi testimoni, i carabinieri sono arrivati a ricostruire quanto successo e a denunciare tre persone.
I presunti estorsori hanno cercato di sostenere che l’assegno fosse per il pagamento di un debito pregresso del geometra, una tesi risultata essere priva di qualsiasi fondamento.
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