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Cronaca

Detenuto picchiato dai compagni di cella chiede il risarcimento allo Stato

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Il detenuto del carcere di Biella che lo scorso aprile era stato barbaramente picchiato e danneggiato psicologicamente dai compagni di cella, chiede ora il risarcimento allo Stato.

Il detenuto del carcere di Biella che lo scorso aprile era stato barbaramente picchiato e danneggiato psicologicamente dai compagni di cella, chiede ora il risarcimento allo Stato.

L’uomo, del tutto nuovo all’ambiente carcerale, si trovava nella struttura di viale dei Tigli a causa di una rapina compiuta in un momento di difficoltà economica, con una condanna da scontare nell’arco di qualche settimana. La sfortuna ha voluto che l’uomo si trovasse a condividere la cella con due detenuti di ben più alto calibro che, in breve tempo, hanno cominciato a molestarlo, a sputargli addosso e a bruciarlo su tutto il corpo. I due, inoltre, gli vietavano di uscire dalla cella e di socializzare con gli altri detenuti.

L’uomo, dopo aver sopportato per oltre una settimana gli abusi, è riuscito a chiedere aiuto agli agenti di polizia penitenziaria. Ora per i due aguzzini si apre la strada del processo, ma l’uomo vuole che a pagare sia anche lo Stato: per tale motivo il suo avvocato ha chiamato in causa il ministero della giustizia, in quanto è quest’ultimo che dovrebbe avere cura della vita in carcere dei detenuti. 

 

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