Cronaca
Detenuto magrebino sferra un pugno contro l’agente delle polizia penitenziaria
Questa mattina alle ore 9,30 circa, un detenuto extracomunitario di 31anni presso la casa circondariale di Biella ha aggredito violentemente e per futili motivi l’agente di polizia penitenziaria che stava eseguendo l’apertura delle celle. Quest’ultimo è stato colpito con un pugno al volto e scaraventato contro il muro della sezione. La violenza del gesto ha reso necessario l’accompagnamento dell’agente al Pronto Soccorso dell’ospedale “Degli Infermi” per ulteriori accertamenti.
Questa mattina alle ore 9,30 circa, un detenuto extracomunitario di 31anni presso la casa circondariale di Biella ha aggredito violentemente e per futili motivi l’agente di polizia penitenziaria che stava eseguendo l’apertura delle celle. Quest’ultimo è stato colpito con un pugno al volto e scaraventato contro il muro della sezione. La violenza del gesto ha reso necessario l’accompagnamento dell’agente al Pronto Soccorso dell’ospedale “Degli Infermi” per ulteriori accertamenti.
A denunciare l’episodio è il Segretario Generale dell’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci il quale afferma che si tratti dell’ennesimo episodio occorso nelle carceri italiane, a dimostrazione del fatto che è sempre e solo la polizia penitenziaria a pagare, anche a prezzo della propria incolumità personale, le conseguenze dei disservizi e della disorganizzazione che connotano l’organizzazione degli istituti di pena italiani. Ciò è vero soprattutto in questo momento, in cui è lasciata ai detenuti, anche di notevole pericolosità, la massima libertà di movimento nelle sezioni detentive e non si procede neanche in via disciplinare per prevenire o per reprimere la crescente violenza che sta caratterizzando il sistema penitenziario in danno delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria, con particolare veemenza nelle carceri piemontesi.
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