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Cronaca

Derubate le archeologhe di piazza Duomo

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In un cantiere come quello di piazza Duomo si possono trovare tesori incredibili, dal rifugio antiaereo della Seconda guerra mondiale ai resti dell’antica pieve di Santo Stefano. Ai ladri però non interessano, loro preferiscono le borse.

In un cantiere come quello di piazza Duomo si possono trovare tesori incredibili, dal rifugio antiaereo della Seconda guerra mondiale ai resti dell’antica pieve di Santo Stefano. Ai ladri però non interessano, loro preferiscono le borse.

 

Lo hanno scoperto sulla propria pelle le due archeologhe che in queste settimane hanno diretto gli scavi, derubate una decina di giorni fa, quando il loro incarico stava ormai giungendo al termine.

 

«E’ abbastanza incredibile – racconta una delle due vittime del furto, Antonella Gabutti -, le borse erano all’interno del cantiere e noi ci trovavamo a pochi metri di distanza. Eppure non ci siamo accorte di niente».

In una c’era del denaro, nell’altra una macchina fotografica professionale. «Era la Reflex digitale che uso per fotografare quotidianamente i progressi in cantiere – racconta ancora Gabutti -. Quando me ne sono accorta, sono stata presa dal panico: l’avevo scaricata? Per fortuna sì, ho perso soltanto il materiale degli ultimi due giorni. Ma non è così grave, per sicurezza faccio sempre qualche scatto anche con il telefono».

m.f.

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