Cronaca
Derubata da due falsi venditori di frutta
I venditori porta a porta di frutta e verdura in realtà erano dei ladri. Il colpo però gli è andato malissimo: rintracciati dai carabinieri, sono stati entrambi arrestati.
Si tratta di padre e figlio di 51 e 20 anni, entrambi residenti fuori provincia.
A lanciare l’allarme è stata una donna di 87 anni residente a Portula. I due presunti ambulanti si sono presentati alla porta della sua abitazione verso le 11. Non era la prima volta che aveva a che fare con loro, in passato erano già stati in paese. Così si è fidata e li ha lasciati entrare in casa: doveva pagare il conto della merce acquistata. E’ a quel punto che i due uomini ne hanno approfittato.
Sostenendo di essere assetati e chiedendo un bicchiere d’acqua, sono riusciti a distrarre per alcuni secondi la donna. Pochi attimi che sono stati sufficienti a far sparire il portafoglio che la pensionata aveva lasciato sul tavolo. All’interno c’erano circa 30 euro in contanti.
Una volta nascosto il borsello, si sono fermati in casa per ben poco tempo. Con una scusa hanno salutato l’ignara vittima del furto e se ne sono andati a bordo di una Fiat Punto grigia. La brutta sorpresa per l’anziana biellese è arrivata poco dopo. Non ci ha messo molto tempo, infatti, a scoprire che il portafoglio era sparito. Immediatamente, sulla base delle indicazioni della donna, sono partite le ricerche che hanno visto impegnate tutte le pattuglie in quel momento disponibili. I carabinieri hanno intercettato una Fiat Punto che poteva corrispondere a quella descritta all’altezza di Gozzano e le hanno intimato l’alt a Orta San Giulio, in provincia di Novara. Era proprio la vettura utilizzata dai due presunti ladri che sono stati quindi arrestati per furto.
Non solo avevano ancora con sé il portafoglio e il denaro della donna, ma verosimilmente avevano anche già utilizzato la sua carta delle Poste per effettuare prelievi e pagamenti.
Entrambi pregiudicati, gli uomini finiti nei guai già in passato erano stati dichiarati “sgraditi” in alcuni Comuni del Biellese. Su di loro gravava infatti un doppio foglio di via obbligatorio che gli impediva di rimettere piede nei territori di Trivero e Cossato.
I venditori porta a porta di frutta e verdura in realtà erano dei ladri. Il colpo però gli è andato malissimo: rintracciati dai carabinieri, sono stati entrambi arrestati.
Si tratta di padre e figlio di 51 e 20 anni, entrambi residenti fuori provincia.
A lanciare l’allarme è stata una donna di 87 anni residente a Portula. I due presunti ambulanti si sono presentati alla porta della sua abitazione verso le 11. Non era la prima volta che aveva a che fare con loro, in passato erano già stati in paese. Così si è fidata e li ha lasciati entrare in casa: doveva pagare il conto della merce acquistata. E’ a quel punto che i due uomini ne hanno approfittato.
Sostenendo di essere assetati e chiedendo un bicchiere d’acqua, sono riusciti a distrarre per alcuni secondi la donna. Pochi attimi che sono stati sufficienti a far sparire il portafoglio che la pensionata aveva lasciato sul tavolo. All’interno c’erano circa 30 euro in contanti.
Una volta nascosto il borsello, si sono fermati in casa per ben poco tempo. Con una scusa hanno salutato l’ignara vittima del furto e se ne sono andati a bordo di una Fiat Punto grigia. La brutta sorpresa per l’anziana biellese è arrivata poco dopo. Non ci ha messo molto tempo, infatti, a scoprire che il portafoglio era sparito. Immediatamente, sulla base delle indicazioni della donna, sono partite le ricerche che hanno visto impegnate tutte le pattuglie in quel momento disponibili. I carabinieri hanno intercettato una Fiat Punto che poteva corrispondere a quella descritta all’altezza di Gozzano e le hanno intimato l’alt a Orta San Giulio, in provincia di Novara. Era proprio la vettura utilizzata dai due presunti ladri che sono stati quindi arrestati per furto.
Non solo avevano ancora con sé il portafoglio e il denaro della donna, ma verosimilmente avevano anche già utilizzato la sua carta delle Poste per effettuare prelievi e pagamenti.
Entrambi pregiudicati, gli uomini finiti nei guai già in passato erano stati dichiarati “sgraditi” in alcuni Comuni del Biellese. Su di loro gravava infatti un doppio foglio di via obbligatorio che gli impediva di rimettere piede nei territori di Trivero e Cossato.
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