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Cronaca

Chiuso il negozio della callista

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Gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, martedì scorso hanno fatto un blitz nello studio della callista Daniela Meola con sede in via Lamarmora. Dopo aver eseguito una perquisizione, hanno invitato la donna ad uscire dai locali e subito dopo hanno posto i sigilli nella porta d’ingresso.

Gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza martedì scorso hanno fatto un blitz nello studio della callista Daniela Meola con sede in via Lamarmora.

Dopo aver eseguito una perquisizione, hanno invitato la donna ad uscire dai locali e subito dopo hanno posto i sigilli nella porta d’ingresso.

Pare che il reato contestato alla callista sia che la stessa, durante le sedute, praticasse accorgimenti consentiti soltanto ai medici: quelli relativi all’uso di sostanze anestetiche.

A fronte di tutto ciò, la donna si dice assolutamente estranea ai fatti: «In  tutta la mia lunga carriera non mi sono mai sognata di utilizzare un anestetico  – spiega Daniela Meola -. Martedì mattina sono arrivati in nove, mi hanno messo tutto all’aria, pare che cercassero un medicinale chiamato Novacaina. Devo essere sincera, sono veramente cascata dalle nuvole oltre che essermi spaventata da morire. Io non ho mai posseduto nel mio studio sostanze di quel genere. Quando necessario mi limito ad utilizzare il ghiaccio in spray. Ci sono tantissimi medici che possono testimoniare sulla mia innocenza. Quando mi capitava qualche caso un po’ particolare, dicevo ai miei pazienti di chiedere un consulto medico.

«Pensi – continua la donna – nella mia piena onestà, non ho mai nemmeno utilizzato il Gentalyn Beta perché si tratta di una pomata cortisonica. Nella mia professione non ho mai sbagliato. Su questo fatto  ci sono centinaia di miei clienti che sono pronti a testimoniare. A causa di questa triste vicenda mi sento rovinata non solo professionalmente, ma soprattutto moralmente. Ho saputo che la Guardia di Finanza ha convocato alcuni miei clienti in qualità di testimoni. Sono convinta che diranno la verità: io non ho assolutamente mai utilizzato anestetici. Ripeto, faccio questo mestiere da oramai tantissimi anni e lo so fare molto bene».

Mauro Pollotti

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