“Biella città tranquilla, ma con troppi suicidi”

Nuovo importante incarico per il  Questore di Biella Salvatore Arena . A partire da domani l’ex capo della Questura di Biella prenderà servizio presso la Questura di Piacenza. Salvatore Arena, lascia dunque la nostra provincia dopo due  anni e mezzo trascorsi fra la normale quotidianità e importanti e difficili operazioni. La nomina è giunta all’improvviso in quanto che attualmente la Questura di Piacenza si trova senza il massimo dirigente. Al posto di Arena giungerà invece a Biella Salvatore Perrone, 61 anni attuale dirigente del compartimento di Polizia ferroviaria Piemonte e Valle d’Aosta.

Nuovo importante incarico per il  Questore di Biella Salvatore Arena . A partire da domani l’ex capo della Questura di Biella prenderà servizio presso la Questura di Piacenza. Salvatore Arena, lascia dunque la nostra provincia dopo due  anni e mezzo trascorsi fra la normale quotidianità e importanti e difficili operazioni. La nomina è giunta all’improvviso in quanto che attualmente la Questura di Piacenza si trova senza il massimo dirigente. Al posto di Arena giungerà invece a Biella Salvatore Perrone, 61 anni attuale dirigente del compartimento di Polizia ferroviaria Piemonte e Valle d’Aosta.

Il curriculum di Perrone conta all’attivo numerose attività di contrasto della “Ndrangheta”.  «Andrò via con effetto immediato – ha spiegato Arena durante la festa per l’anniversario della Polizia di Stato – qui nel Biellese giungerà un collega di Torino dal grande spessore umano e professionale. Voglio ringraziare di cuore tutti i biellesi. In questi due anni e sei mesi che sono stato a Biella mi sono trovato davvero molto bene, sono cresciuto professionalmente e ho sposato il modo piemontese di affrontare la vita. Ho sentito il calore umano dei cittadini e delle istituzioni che mi hanno accolto con affetto. Ora che mi appresto a lasciare questa terra  mi sento di dire una cosa: Biella è senza dubbio una provincia tranquilla, ma ciò che più mi ha dato da pensare è l’altissimo tasso di suicidi».

Mauro Pollotti

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