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Cronaca

“Autovelox nascosto sulla superstrada per fare più multe”

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“Se si nascondono… che prevenzione è?”. E’ una domanda legittima quella posta da un lettore “arrabbiato” con gli agenti della polizia municipale di Valdengo.

“Se si nascondono… che prevenzione è?”. E’ una domanda legittima quella posta da un lettore “arrabbiato” con gli agenti della polizia municipale di Valdengo.
«L’altro giorno – ci ha raccontato – mi sono fermato a fare rifornimento al distributore tra il supermercato Bennet e Valdengo, sulla superstrada Biella-Cossato. Nel piazzale c’era un agente della municipale evidentemente intento a controllare la velocità delle auto. Per caso mi sono accorto di un dettaglio: il rilevatore era completamente nascosto dietro a un cartellone. La settimana successiva ho rivisto la stessa scena. Non mi sembra un comportamento corretto».
A fare infuriare il lettore, che ci ha inviato le fotografie che dimostrano la posizione apparentemente discutibile del rilevatore, è soprattutto il fatto che in questo modo non si faccia tanto prevenzione quanto piuttosto… cassa. Una lettura dei fatti contestata dal sindaco di Valdengo, Roberto Pella: «In realtà – assicura – il rilevatore viene posizionato in luoghi visibili, non mi sembra che venga nascosto. Oltretutto adesso il tratto di strada che attraversa il nostro Comune è stato anche ripulito dalle piante: credo che la pattuglia sia ben visibile da lontano».
«Come d’altro canto imposto dalla legge – aggiunge -, qualche centinaio di metri prima vengono anche posizionati gli appositi cartelli che evidenziano la presenza di rilevatori».
Il primo cittadino respinge al mittente l’accusa di fare cassa: «Facciamo semplicemente prevenzione – ribadisce -. Se l’obiettivo fosse tirare su soldi, non controlleremmo una strada provinciale, ma quelle comunali (la metà dei soldi incassati dalle multe sulla superstrada va alla Provincia). La verità è che quel tratto già in passato è stato teatro di incidenti anche gravi, quindi lo teniamo d’occhio e cerchiamo di spingere gli automobilisti ad andare alla giusta velocità».
Una versione confermata dal comandante della Municipale, Luca Lomuscio: «Facciamo controlli “una tantum” – sottolinea – e, come previsto dalla legge, posizioniamo un cartello di “avvertimento” alcune centinaia di metri prima. Si vedono sia la nostra macchina che il cartello. Scegliamo quel punto anche perché pure per gli agenti è una posizione di sicurezza. Lo facciamo da anni, non è nemmeno una novità».
Anni che secondo il comandante hanno dato risultati: «All’inizio – spiega – una vettura su due statisticamente viaggiava oltre i 100-110 chilometri orari. Adesso, grazie anche ai controlli, la proporzione è di una su dieci. In generale gli automobilisti affrontano quel tratto a una velocità più bassa».
red.cr.

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