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Comprare biglietti in stazione? Missione quasi impossibile

Rivendita chiusa a differenza degli orari online e macchinetta fuori uso: si va al bar. Sapendolo…

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Rivendita chiusa a differenza degli orari online e macchinetta fuori uso: si va al bar. Sapendolo...

Biglietti in stazione: missione (quasi) impossibile. Acquistare un semplice tagliando del treno può diventare un’impresa, soprattutto quando le informazioni fornite non sono chiare.

Alberto Serena racconta di aver vissuto questo disagio giovedì a Biella San Paolo. La rivendita era chiusa nonostante gli orari online dicessero il contrario e la macchinetta fuori servizio. Per fortuna è possibile comprare il titolo di viaggio al bar… ma senza un cartello è impossibile saperlo.

Comprare biglietti in stazione? Missione quasi impossibile

«Dovendo andare da Biella a Novara partendo con il treno delle 11.02, avevo controllato su internet l’orario di apertura della biglietteria – spiega Serena -. Risultava accessibile tutti i giorni dalle 5.40 alle 19.40 e ancora alla mattina su internet veniva confermato quell’orario di apertura».

Tutto sotto controllo, dunque. Ma la realtà è stata un’altra storia. «Verso le 8,30, giunto in stazione, ho trovato la biglietteria chiusa con un cartello che indicava l’apertura alle 12,30. E anche il distributore automatico non funzionava».

Nessuna alternativa visibile. Un disagio evitabile, se solo le informazioni fossero chiare e aggiornate. «Per fortuna ho chiesto a una gentile signora addetta all’ufficio Atap, posto in stazione, la quale mi ha riferito di andare a fare il biglietto al bar».

Al bar

Una soluzione semplice, che andrebbe segnalata chiaramente ai viaggiatori. «In caso di chiusura della biglietteria perché non viene messo un cartello con scritto che si deve andare al bar per fare il biglietto?».

Un semplice avviso risolverebbe il problema alla radice. Ma il dubbio resta: succederà lo stesso quando la città sarà invasa dalle penne nere? «Speriamo che con l’arrivo degli alpini la situazione non sia uguale» conclude Alberto Serena.

L’accoglienza dei viaggiatori non può essere lasciata al caso, specialmente in vista di un grande evento come l’Adunata del prossimo maggio.
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