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Artigiani, a settembre arrivano 90 euro

Interessati 1.200 lavoratori biellesi

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Artigiani, a settembre arrivano 90 euro. Filippo Sasso, segretario della Filctem-Cgil, commentala firma del Contratto collettivo e integrativo regionale per i lavoratori delle imprese artigiane dei settori tessile e chimico del Piemonte.

Artigiani, a settembre arrivano 90 euro. Filippo Sasso, segretario della Filctem-Cgil, commentala firma del Contratto collettivo e integrativo regionale per i lavoratori delle imprese artigiane dei settori tessile e chimico del Piemonte.

Artigiani, a settembre arrivano 90 euro

«Un ottimo risultato, che dà dignità ai lavoratori e alle lavoratrici del comparto. Ci sono risposte significative sul piano economico, ma anche importanti riconoscimenti normativi nell’ottica della tutela della qualità e della sicurezza del lavoro lungo tutta la filiera». Commenta così Filippo Sasso, segretario della Filctem-Cgil, la firma del Contratto collettivo e integrativo regionale per i lavoratori delle imprese artigiane dei settori tessile e chimico del Piemonte.

Un’intesa che si rivolge a circa 1.500 imprese e a 7 mila lavoratori su base regionale e che sotto il Mucrone coinvolge circa 1200 lavoratori. La ratifica finale è stata siglata il 1 agosto dalle associazioni di Confartigianato Imprese, Cna e Casartigiani, insieme alle organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.

Professionalità molto alte

«Il settore artigiano è caratterizzato da professionalità molto alte, cui spesso non corrispondono adeguati trattamenti salariali – aggiunge Sasso -. In questo caso va dato atto dello sforzo delle associazioni di categoria di colmare un’assenza di contrattazione regionale che durava da anni. Speriamo che quanto sottoscritto oggi per gli artigiani, possa essere replicato presto nel settore dell’industria. In questo senso servirebbe una regia per rispondere a esigenze che sono tanto dei lavoratori quanto del territorio».

«In termini economici i lavoratori avranno un primo riconoscimento a settembre, di circa 90 euro lordi e poi un altro a gennaio, di circa 90 euro lordi – spiega Sasso -. Queste somme rappresentano degli arretrati, cui si aggiungeranno progressivamente gli aumenti del rinnovo regionale, pari all’1,5 per cento dei minimi retribuitivi e di un riconoscimento di produttività su base regionale, variabile settore per settore. Inoltre sono previsti degli una tantum sia a novembre sia a gennaio per un totale di 230 euro. Il tutto per arrivare ad un aumento potenziale di circa 900 euro lordi all’anno. Un’importante boccata d’ossigeno, insomma, frutto di un lavoro di intesa tra le parti che andava avanti da un anno».

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Nasce l’Osservatorio tessile

«L’accordo prevede inoltre l’istituzione di un Osservatorio tessile di quadrante legato al nostro distretto – conclude Sasso -. Avrà il compito di monitorare tutti gli aspetti produttivi e occupazionali del settore, con specifici obiettivi di tutelare la qualità delle condizioni di lavoro, anche alla luce dei problemi emersi in alcune aziende la cui produzione è legata ai grandi nomi della moda italiana. Il tutto nell’ottica di evitare potenziali situazioni di sfruttamento e mancanza di tutele per i lavoratori».

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1 Commento

1 Commento

  1. .Bruno

    10 Agosto 2025 at 18:47

    intanto con l aumento Irpef della giunta Cirio una parte dell’ aumento se ne va alla regione .

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