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“Vogliamo rilanciare lo storico Caffè Oropa”

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Ha riaperto  sabato 22 aprile, in una splendida giornata di sole, lo storico Caffè Oropa con i nuovi titolari Stefania Mantello e Giovanni Zarrillo.
«L’inaugurazione è stata un successo e ha portato nel locale molti clienti, tra curiosi ed affezionati. Siamo soddisfatti, il lavoro in questi giorni non è mancato – afferma Giovanni Zarrillo – L’idea di investire ad Oropa è partita qualche mese fa, quando ci è stato proposto  di prendere in gestione l’esercizio. L’ambiente è molto bello e caratteristico, con  i suoi affreschi che dominano le pareti e le volte,  e per noi è stato quasi impossibile dire di no».     
I due soci, entrambi residenti nel Biellese e non estranei al mondo della ristorazione, hanno scelto di scommettere sul territorio facendolo conoscere ed apprezzare alla clientela attraverso i piatti e i sapori serviti in tavola.  
“Ho alle spalle  un’esperienza di oltre 15 anni nella gestione di locali – continua Giovanni Zarrillo – ed anche la mia socia Stefania ha già lavorato in tale settore. La nostra  proposta è di offrire ai clienti  prodotti tipici locali. Per questo ci forniamo da una torrefazione di Biella per il caffè e  da alcuni produttori della zona per i formaggi e i salumi, da proporre nei nostri  taglieri».         

 Le origini del locale risalgono alla fine dell’Ottocento quando i titolari dell’oreficeria, oggi negozio di souvenir, iniziarono l’attività di “caffettieri”.

I “coronari”, così denominati  a causa della fabbricazione delle corone, ovvero dei rosari, erano  attivi dal Seicento ai due lati del cortile e producevano  oggetti religiosi e  cuori d’oro e d’argento, che i fedeli compravano e poi donavano alla Madonna Nera per sciogliere i loro voti o portavano a casa come ricordino di fede. Con l’andar del tempo, nell’Ottocento, la clientela degli orafi diminuì e i coronari dovettero differenziare la loro offerta commerciale: dapprima rivenditori di oggetti sacri, poi caffettieri.

Le antiche botteghe vennero  perciò suddivise in due settori: quello del caffè, che di lì a poco si sarebbe trasformato  in bar, e quello del negozio di souvenir.
 Alla fine del 1908 gli allora gestori del Caffè Oropa, i Gurgo Salice, fecero decorare i locali dai pittori fratelli Rossetti di Biella; le tracce di quegli smalti si possono ammirare ancora oggi all’interno del locale.
Giulia Gaia Maretta

 

Ha riaperto  sabato 22 aprile, in una splendida giornata di sole, lo storico Caffè Oropa con i nuovi titolari Stefania Mantello e Giovanni Zarrillo.
«L’inaugurazione è stata un successo e ha portato nel locale molti clienti, tra curiosi ed affezionati. Siamo soddisfatti, il lavoro in questi giorni non è mancato – afferma Giovanni Zarrillo – L’idea di investire ad Oropa è partita qualche mese fa, quando ci è stato proposto  di prendere in gestione l’esercizio. L’ambiente è molto bello e caratteristico, con  i suoi affreschi che dominano le pareti e le volte,  e per noi è stato quasi impossibile dire di no».     
I due soci, entrambi residenti nel Biellese e non estranei al mondo della ristorazione, hanno scelto di scommettere sul territorio facendolo conoscere ed apprezzare alla clientela attraverso i piatti e i sapori serviti in tavola.  
“Ho alle spalle  un’esperienza di oltre 15 anni nella gestione di locali – continua Giovanni Zarrillo – ed anche la mia socia Stefania ha già lavorato in tale settore. La nostra  proposta è di offrire ai clienti  prodotti tipici locali. Per questo ci forniamo da una torrefazione di Biella per il caffè e  da alcuni produttori della zona per i formaggi e i salumi, da proporre nei nostri  taglieri».         

 Le origini del locale risalgono alla fine dell’Ottocento quando i titolari dell’oreficeria, oggi negozio di souvenir, iniziarono l’attività di “caffettieri”.

I “coronari”, così denominati  a causa della fabbricazione delle corone, ovvero dei rosari, erano  attivi dal Seicento ai due lati del cortile e producevano  oggetti religiosi e  cuori d’oro e d’argento, che i fedeli compravano e poi donavano alla Madonna Nera per sciogliere i loro voti o portavano a casa come ricordino di fede. Con l’andar del tempo, nell’Ottocento, la clientela degli orafi diminuì e i coronari dovettero differenziare la loro offerta commerciale: dapprima rivenditori di oggetti sacri, poi caffettieri.

Le antiche botteghe vennero  perciò suddivise in due settori: quello del caffè, che di lì a poco si sarebbe trasformato  in bar, e quello del negozio di souvenir.
 Alla fine del 1908 gli allora gestori del Caffè Oropa, i Gurgo Salice, fecero decorare i locali dai pittori fratelli Rossetti di Biella; le tracce di quegli smalti si possono ammirare ancora oggi all’interno del locale.
Giulia Gaia Maretta

 

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