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Via Italia sta diventando un cimitero

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I clienti informatici ne hanno avuto notizia tramite un messaggio sull’iphone, i restanti tramite comunicazione più tradizionale. Nella giornata di ieri ha chiuso la centralissima agenzia Unicredit situata all’angolo tra via Italia e piazza San Marta. Chiusi gli sportelli e fine della carriera anche per il servizio bancomat posto all’ingresso dei locali. Tutti i servizi ora, compresa l’esattoria comunale di cui Unicredit era assegnataria, sono concentrati nell’altra filiale cittadina di via Delleani. Anche se non si trattava di commercio in senso stretto, via Italia perde dunque un’altra attività, allungano così l’elenco degli spazi desolatamente vuoti in quella che dovrebbe essere la vetrina commerciale per antonomasia. .
La decisione di chiudere la filiale cittadina non è comunque legata a questioni strettamente locali ma quasi certamente rientra nel piano di ristrutturazione “lacrime e sangue” deciso a livello centrale. Per riacquistare la competitività sul mercato, nel dicembre dello scorso anno gli amministratori di Unicredit hanno presentato un piano di ristrutturazione che prevede quattordicimila esuberi, un aumento di capitale da 13 miliardi – il più grande di sempre nella storia italiana – un taglio di organici di 6.500 esuberi, che si aggiungono ai 7700 previsti dal vecchio piano, per un totale di 14.200 in tutto il gruppo, e la chiusura di 833 sportelli in tutto il territorio nazionale, compreso evidentemente quello di Biella, per un risparmio complessivo miliardario . Sarà l’Italia a pagare il prezzo più elevato, con 3900 nuovi esuberi oltre ai 5600 già annunciati lo scorso anno, per un totale di 9400. In totale gli organici nel nostro Paese, diminuiranno del 21%, mentre gli sportelli scenderanno di 883 unità, per un risparmio complessivo quantificato in 650 milioni di euro.
La chiusura di Unicredit segue di poche settimane la perdita di Optissimo situato anch’esso in un altro punto strategico, ovvero all’incrocio tra la stessa via Italia e via Gramsci. Una doppia perdita che dovrebbe essere parzialmente compensata a breve dall’inaugurazione di un centro dentistico sempre tra via Gramsci e via Italia, sull’altro lato dell’incrocio.

I clienti informatici ne hanno avuto notizia tramite un messaggio sull’iphone, i restanti tramite comunicazione più tradizionale. Nella giornata di ieri ha chiuso la centralissima agenzia Unicredit situata all’angolo tra via Italia e piazza San Marta. Chiusi gli sportelli e fine della carriera anche per il servizio bancomat posto all’ingresso dei locali. Tutti i servizi ora, compresa l’esattoria comunale di cui Unicredit era assegnataria, sono concentrati nell’altra filiale cittadina di via Delleani. Anche se non si trattava di commercio in senso stretto, via Italia perde dunque un’altra attività, allungano così l’elenco degli spazi desolatamente vuoti in quella che dovrebbe essere la vetrina commerciale per antonomasia. .
La decisione di chiudere la filiale cittadina non è comunque legata a questioni strettamente locali ma quasi certamente rientra nel piano di ristrutturazione “lacrime e sangue” deciso a livello centrale. Per riacquistare la competitività sul mercato, nel dicembre dello scorso anno gli amministratori di Unicredit hanno presentato un piano di ristrutturazione che prevede quattordicimila esuberi, un aumento di capitale da 13 miliardi – il più grande di sempre nella storia italiana – un taglio di organici di 6.500 esuberi, che si aggiungono ai 7700 previsti dal vecchio piano, per un totale di 14.200 in tutto il gruppo, e la chiusura di 833 sportelli in tutto il territorio nazionale, compreso evidentemente quello di Biella, per un risparmio complessivo miliardario . Sarà l’Italia a pagare il prezzo più elevato, con 3900 nuovi esuberi oltre ai 5600 già annunciati lo scorso anno, per un totale di 9400. In totale gli organici nel nostro Paese, diminuiranno del 21%, mentre gli sportelli scenderanno di 883 unità, per un risparmio complessivo quantificato in 650 milioni di euro.
La chiusura di Unicredit segue di poche settimane la perdita di Optissimo situato anch’esso in un altro punto strategico, ovvero all’incrocio tra la stessa via Italia e via Gramsci. Una doppia perdita che dovrebbe essere parzialmente compensata a breve dall’inaugurazione di un centro dentistico sempre tra via Gramsci e via Italia, sull’altro lato dell’incrocio.

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