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Tiriamo avanti come POSsiamo…

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Ma te POSsino” potrebbe essere l’urlo di battaglia di queste feste natalizie in cui, tra i tanti regali da chiedere a Babbo Natale, c’è quello di un limitatore di spesa per i pagamenti elettronici. Sarà di 30 o di 60 euro? Biella chiama Roma su questo tema di grandissima importanza (si fa per dire) per gli italiani anche se al momento ci sono incertezze non di poco conto, con anche l’Europa che non perde occasione di bacchettarci una volta di più sul tema.

Ai POSteri l’ardua sentenza, anche se a sentire Gino e Felice, due miei carissimi clienti andornesi diversamente giovani, il Pos rappresenta una comodità acquisita. Vuoi mettere Luigi – mi dicono entrambi – poter girare senza soldi nel portafoglio, senza il rischio di dover incontrare qualche malintenzionato di turno, con il solo fastidio di doverci ricordare il codice bancomat tirando fuori il nostro paio di occhiali “da vicino” d’ordinanza. Di fronte a questi argomenti, c’è poi la posizione dei giovani e dei miei figli in particolare che – per esperienza diretta – mi confermano quanto il pagamento elettronico sia ormai una fatto acquisito, standard.

Sul fronte Biella chiama Roma, vorrei sommessamente ricordare al ministro Giorgetti che se un ristorante non dovesse accettare bancomat o carta di credito sotto i sessanta euro non per questo la soluzione deve essere quella di cambiare locale. Semmai una soluzione concreta, valida per tutti, potrebbe essere quella che, con il pagamento elettronico, lo Stato possa far detrarre totalmente dalle tasse le spese dovute alle transazioni. Se così fosse, lo capiamo tutti, anche il pagamento di un semplice caffè al banco con la carta non sarebbe un problema. Però non è solo una questione di POSsibilità di scelta, c’è un aspetto romantico che non possiamo non considerare: volete mettere la tradizione del “caffè sospeso” al banco, il gesto di tirar fuori le monetine dalla propria tasca per lasciare sul tavolo l’euro per chi quel giorno il caffè non può permetterselo…

Le monetine, i centesimi, il gesto a favore degli altri, gli sguardi di intesa tra cliente e gestore per questo piccolo grande slancio di umanità. E’ una sorta di poesia che cade subito se con il pensiero andiamo al tema dei buoni pasto – altro punto scottante – per i quali bar e ristoranti pagano una percentuale che va dal 10 al 15 per cento senza che negli anni i governi di vario colore si siano mai adoperati per risolvere la questione dalle fondamenta. Questo per dire che dietro le presunte battaglie ideologiche, c’è tutta una realtà sconosciuta ai più, con implicazioni vere sulla vita delle persone, delle famiglie, delle piccole e medie attività commerciali (che sono convinto, oggi, sarebbero anche disposte a ricevere indietro quei soldi delle percentuali anche tramite pos…).

Nel frattempo la neve è arrivata anche qui mentre il bando per la sistemazione delle nostre funivie di Oropa è andato deserto ancora una volta. In mezzo, tra la neve e il deserto, le rassicurazioni di Corradino per una soluzione “domestica” del problema (ci pensiamo noi…). Staremo a vedere anche se il tempo comincia ad essere tiranno. Ultima nota di colore, il prossimo 17 dicembre il PD scenderà in piazza a Biella contro la manovra Meloni: scuola, sanità, trasporti, pensioni e stipendi i temi caldi della protesta. Ottima iniziativa di democrazia e un segnale “di vita” importante: peccato però che di queste cose, specie sui trasporti, se ne parli da vent’anni.

Un arco di tempo in cui tutti, di qualsivoglia colore politico, se ne sarebbero potuti occupare. Non è stato così. Per questo continuiamo a tirare avanti, cercando di fare il nostro mestiere come POSsiamo nonostante le difficoltà che continuamente dobbiamo affrontare senza l’aiuto di chi dice di volerci dare una mano.

Luigi Apicella

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