Sicurezza e qualità della vita sono indispensalibili per il territorio

Il commento di Vittorio Barazzotto

Biella non è una città pericolosa. Ma non per questo si deve abbassare la guardia. E non mi riferisco alla favoletta dell’isola felice che, in un mondo già globalizzato, suona come nota stonata.  Biella continua ad essere una città che sull’asse Torino-Milano sia per qualità e quantità di servizi, sia per la cornice ambientale e paesaggistica, in parte ancora da scoprire e da valorizzare, non ha eguali. Stiamo lavorando in modo coeso su autostrade e ferrovie per superare i deficit infrastrutturali di sempre, oggi divenuti prioritari e improrogabili. Ma la qualità della vita passa anche dalla sicurezza. A Biella la Prefettura, le forze dell’ordine, la magistratura vantano professionalità d’eccellenza e so quanto si prodigano per garantire,  nonostante le carenze negli organici, una vita sicura ai Biellesi.

In Regione, con il collega Molinari di Vercelli, stiamo proponendo una legge che aiuti e incentivi i comuni a installare sistemi di video sorveglianza. Non sarà certo un episodio isolato a fare, della nostra città, una città e un territorio pericolosi, ma di certo qualche riflessione s’impone e un segnale deciso va dato. S’impone, per tenere altissima l’asticella di guardia. S’impone, come spesso in Italia, la riflessione sui tempi e i modi della giustizia. La politica, le istituzioni, la magistratura applichino le leggi e reprimano senza indugio qualsiasi focolaio di violenza. Si facciano le debite valutazioni e analisi sulle cause, ma si agisca per soffocare sul nascere quel senso d’insicurezza che, come un riflesso condizionato, avvolge la popolazione dopo episodi di efferata e conclamata violenza.
Anche questo è concorrere al rilancio del sistema Biella: garantendo una qualità della vita che possa, tra le altre cose, prevedere la sicurezza personale e dei propri cari. Attenzione: perché qualsiasi debolezza potrebbe davvero vanificare gli sforzi che si stanno compiendo per rendere ancora più competitivo il territorio.
Vittorio Barazzotto

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