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Sì alla telecamera, ma solo per le multe più gravi

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«Non vogliamo usare la telecamera per far cassa, ma per migliorare la sicurezza e tutelare le fasce più deboli». In questi termini si esprime l’assessore Stefano La Malfa, dopo l’annuncio  che una nuova telecamera è stata data in dotazione ai Vigili urbani. Molti sono infatti gli automobilisti che si chiedono quali possano esserne i risvolti. In particolare, uno degli interrogativi è capire se si debba completamente dimenticare il vecchio foglietto rosa sul parabrezza.

«Non vogliamo usare la telecamera per far cassa, ma per migliorare la sicurezza e tutelare le fasce più deboli». In questi termini si esprime l’assessore Stefano La Malfa, dopo l’annuncio  che una nuova telecamera è stata data in dotazione ai Vigili urbani. Molti sono infatti gli automobilisti che si chiedono quali possano esserne i risvolti. In particolare, uno degli interrogativi è capire se si debba completamente dimenticare il vecchio foglietto rosa sul parabrezza.

L’assessore La Malfa cerca di chiarire: «La telecamera, effettivamente, è già funzionante ed utilizzabile per ogni evenienza, ma abbiamo concordato con la Polizia municipale che sia adoperata per quelle infrazioni che possono arrecare maggior pericolo alla circolazione, o danneggiare le categorie più deboli».

Ciò vienee confermato anche dal comandante della Polizia municipale, Alberto Pollo: «Posso dire che sicuramente verrà impiegata per le infrazioni più fastidiose».
Il riferimento di entrambi è nei confronti di quegli illeciti stradali che possano minare particolarmente la sicurezza. Un esempio su tutti sono le soste sulle strisce pedonali o in prossimità degli incroci. Queste ultime, riducendo sensibilmente la visibilità, sono responsabili di molti incidenti. Ma nel mirino sono  anche quelle violazioni connotate da maggiore inciviltà, come le cosiddette soste selvagge.
«Spesso – continua La Malfa – gli automobilisti sostano nei modi e nei luoghi peggiori, puntando tutto sul solo fatto di poter correre a spostare il mezzo non appena vedono sopraggiungere i vigili. Il più delle volte riescono anche a sottrarsi all’accertamento. Si tratta di un malcostume tutto italiano che deve finire, e la telecamera diverrebbe lo strumento ideale per rispondere a queste esigenze. Se poi consideriamo che Biella non è una di quelle città in cui sia impossibile trovare parcheggio, combattere questo tipo di fenomeni costituisce a maggior ragione una nostra priorità».

La telecamera, peraltro, era già stata acquistata da diverso tempo, ma solo ora è stato possibile renderla idonea per questo tipo di impieghi.

Sono di questi stessi giorni anche le dichiarazioni di Alessio Averono, dirigente sindacale Sulpl (Sindacato unitario lavoratori di polizia locale). Quest’ultimo, ha sottolineato che con una telecamera non si risolverebbe comunque il problema della prevenzione, soprattutto per quanto riguarda gli episodi di microcriminalità. In proposito, l’assessore La Malfa ribatte: «Ho profondo rispetto per il pensiero del sindacato, ma certamente si tratta di uno strumento in più a disposizione delle autorità, che non sarebbe mai da disdegnare”. E sulla necessità di un aumento del personale impiegato nel servizio esterno, dichiara: «Anche noi siamo concordi, ma non è così semplice intervenire su questo aspetto, considerato che non tutto il personale attualmente in organico può essere impiegato nei pattugliamenti».

L’assessore infine precisa che, trattandosi di un’unica telecamera, non sarebbe comunque possibile sostituire integralmente il vecchio sistema dei foglietti rosa. Ad ogni modo, già dalle prossime settimane potranno vedersi i primi risultati del nuovo sistema di rilevazione.

Marco Comero

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